Economia / Oggiono e Brianza
Martedì 25 Maggio 2010
"Badoni": l'azienda chiude
ma concede la cassa
Nessun ripensamento: la "Badoni" chiude. Termina così l'attività dell'impresa di Costa Masnaga. La proprietà è però disponibile a concedere un periodo di cassa integrazione straordinaria che si aggiungerà alla mobilità. In questo modo i trentacinque dipendenti potranno beneficiare di una copertura previdenziale più lunga
Il responso è stato comunicato dall'azienda al dirigente della Struttura crisi d'impresa – Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico Giampietro Castano. Il titolare è sì disposto ad avviare una procedura di cassa integrazione, ma non per ristrutturazione, bensì per cessazione dell'attività industriale. «L'azienda ha parlato con Castano – spiega Paolo Cuzzi di Api Lecco, associazione a cui la Badoni è iscritta – confermando la sospensione della mobilità e la disponibilità a discutere l'avvio di una procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione d'attività. Si tratterebbe di un paracadute sociale in più per i lavoratori. Sarebbe impossibile richiedere una procedura di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale, dal momento che l'azienda è stata messa in liquidazione. A tal proposito, vorrei sottolineare che di ristrutturazione aziendale non si è mai parlato, neppure al tavolo ministeriale».
«Siamo disponibili a confrontarci con il sindacato – continua Cuzzi – con la mediazione del ministero per avviare un percorso di cigs per cessazione d'attività. Inoltre la procedura di liquidazione non verrà annullata e non ci sono pagamenti arretrati a carico dell'azienda, dal momento che la Badoni non ha debiti scoperti nei confronti dei dipendenti».
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