Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 31 Marzo 2016
Associazione allevatori: «Con la scure dei tagli servizi a costi maggiori»
L’allarme arriva dalla Fai-Cisl di Sondrio. L’organizzazione sindacale rileva che si sta quindi procedendo proprio in questi giorni a drastiche misure di riduzione del personale a causa della mancata copertura finanziaria prodotta dai mancati finanziamenti.
I tagli colpiscono il settore della zootecnia e il rischio stavolta è triplo. A Sondrio possono colpire l’Apa con i suoi 18 dipendenti, le aziende di questo settore già in crisi per l’abbassamento del prezzo del latte e il territorio montano che corre il pericolo di essere abbandonato. In questi giorni si ripete una situazione che, con modalità parzialmente simili, era emersa anche in passato: senza risorse dalle istituzioni una parte dei servizi forniti agli allevatori dall’Apa è in discussione. Alle imprese, in assenza di questo supporto a prezzi che si potrebbero definire calmierati, dovrebbero rivolgersi ad altri professionisti, con costi maggiori.
L’allarme è arrivato dall’assemblea pre-congressuale della Fai-Cisl di Sondrio. Il sindacato parla senza mezzi termini di «un’incresciosa situazione in cui si vengono a trovare le Associazioni provinciali degli allevatori e in particolare la situazione dell’Apa di Sondrio che, a causa del protrarsi dei mancati finanziamenti pubblici del Governo e della Regione, non può̀ più̀ fornire i servizi preposti agli allevatori».
L’organizzazione sindacale guidata da Daniele Tavasci rileva che si sta quindi procedendo proprio in questi giorni a drastiche misure di riduzione del personale a causa della mancata copertura finanziaria prodotta dai mancati finanziamenti. Gli addetti al servizio di assistenza sono 6, nel complesso però i dipendenti sono 18 e nessuno di loro è considerato al sicuro. Alla base di questa situazione non c’è, secondo la Fai, un semplice taglio da Roma e Milano. Il sindacato denuncia la presenza nel mondo agricolo «di soggetti che operano, più̀ o meno esplicitamente, allo scopo di far scomparire il sistema delle Apa cosi come si è conosciuto fino ad ora, per passare da un sistema di consulenze e assistenza agli allevatori con servizi e prestazioni a prezzi calmierati dal finanziamento pubblico a servizi e prestazioni determinati dal libero mercato alquanto onerosi per le aziende».
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