Arredo, luce e design. La firma lecchese
sull’Excalibur a led

In questo periodo, in cui l’arredamento di design e i relativi complementi sono sotto i riflettori grazie anche all’evento mondiale in corso a Milano, a spiccare nel Lecchese è un’azienda che proprio del lighting design ha fatto uno dei propri biglietti da visita.

Stiamo parlando della Luxelt di Calco, piccola realtà artigiana le cui origini risalgono ai primi anni Novanta. È infatti nel 1991 che Giovanni Turolla costituisce l’omonima ditta individuale, impegnata nella progettazione e consulenza nel settore elettronico, a San Giuliano Milanese, dove viveva con la famiglia prima di trasferirsi in Brianza.

Qui, l’attività prosegue a Missaglia, dove prende forma il nuovo laboratorio, fulcro progettuale e di controllo della filiera produttiva, che con la fondazione di una nuova azienda (Hst Electronics) cede il passo a un sito più ampio a Robbiate, dove si continua a lavorare nel mondo dell’elettronica industriale e della realizzazione di schede elettroniche applicate in diversi settori (dall’automazione al controllo di potenza).

Nel 2009, quindi, l’ultima svolta di questa dinamica realtà imprenditoriale, come racconta l’attuale titolare Erica Turolla, figlia di Giovanni (in pensione da gennaio).

«Nell’ambito dell’attività di Hst, mio padre ha avuto l’opportunità di partecipare a un progetto finalizzato alla realizzazione di lampade sottopensili a led. Ha aiutato l’azienda a sviluppare il prodotto, poi mi ha proposto di avviare questa nuova impresa da dedicare in modo specifico al campo dell’illuminazione. Abbiamo dunque intrapreso questa strada, portando avanti parallelamente sia il light design che delle schede elettroniche, che sono strettamente collegate tra loro».

La Luxelt, con un organico costituito da quattro persone in totale (tra le quali figura, oltre alla Ceo Erica, anche la sorella Laura, che si occupa di amministrazione e ufficio acquisti, a completare il passaggio generazionale avviato col pensionamento di papà Giovanni e della responsabile dell’amministrazione Lorenza), si è quindi inserita gradualmente nel mondo del design seguendo due strade.

Una è quella relativa alla illuminazione a led applicata all’arredamento, con progettazione e sviluppo di lampade da inserire in composizioni d’arredo in base alle esigenze del cliente: interno di armadi, sottopensili, cabine armadio, passando dai profili a led fino a faretti fatti su misura su nostro disegno. Al contempo abbiamo sperimentato la realizzazione di prodotti più considerati complementi d’arredo, quali lampade, plafoniere e applique, mettendo maggiormente a frutto la nostra creatività».

È a questo secondo filone che fa riferimento l’ultima creazione nata nei laboratori artigianali dell’impresa di Calco: “Excalibur” il nome scelto per la suggestiva lampada da tavolo, ispirata alla leggenda della spada nella roccia e all’omonimo film del 1981.

«Una lampada in cui la luce entra nella pietra come una lama sottile e il marmo, materiale solido e scultoreo, le fa da base», si legge nella presentazione di quella che è più un’opera d’arte che un complemento d’arredo.

«È un progetto nel quale abbiamo coinvolto Moreno Ratti, noto designer del marmo. Nell’ottica di rilanciare un prodotto che avevamo già a catalogo, la lampada “Formosa”, gli ho chiesto una reinterpretazione utilizzando pezzi di marmo che fossero non prodotto nuovo ma pezzi di scarto di altre lavorazioni – ha proseguito la titolare di Luxelt -. Ne è nato il progetto che abbiamo avuto modo di presentare nelle scorse settimane a Carrara: una lampada prestigiosa, basata sul grande contrasto tra il corpo in metallo, dove sono visibili parti della componente elettronica che serve al funzionamento dell’oggetto, e la base in marmo».

Dopo la presentazione ufficiale andata in scena a fine 2021, in occasione della mostra presso lo spazio espositivo “In Marmo” a Carrara, che ha sancito l’inizio della commercializzazione del prodotto, “Excalibur” tornerà in esposizione nelle prossime settimane, sempre in Toscana, alla stessa galleria diretta da Anna Fabrizi con Moreno Ratti e alla galleria “Votre”.