Appartamenti green:«Con 35mila euro il cambio di classe»
Lecco La stima su 100 metri quadrati in condominio. L’imprenditore: «Va considerato come un investimento. A fine lavori la casa si rivaluta del 30%, e bollette giù»
È evidente la difficoltà finanziaria di far fronte senza contributi pubblici, comunitari o statali, a quanto prescrive la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia (Energy performance of buildings directive, o Direttiva case green) approvata martedì scorso dall’Europarlamento, ora in iter verso l’approvazione definitiva. La norma impone il raggiungimento per tutti gli edifici residenziali dell’Unione europea della classe E entro il 2030 e della D entro il 2033, consentendo il sostegno economico degli Stati nazionali ma senza risorse comunitarie aggiuntive.
Sul tema i pareri si dividono fra chi pensa che se si vuole ristrutturare casa non debbano essere le casse pubbliche a pagare, se non fosse che in questo caso si tratta di un obbligo con tanto di scadenze. Il presidente degli amministratori di condominio di Lecco, Marco Bandini (articolo in pagina) ritiene che a contribuire debba essere l’Ue, mentre il presidente di Ance Lecco e Sondrio, Marco Piazza, ritiene che debba concorrere in misura intorno al 70% dei costi lo Stato italiano ma allungando i tempi di attuazione, fino a un operatore di settore come Gianpaolo Graffagnino, imprenditore lecchese titolare dell’azienda Gamma Energia, secondo cui sarebbe più opportuna «una partecipazione statale ridotta, da portare in detrazione fiscale».
Graffagnino, la cui azienda con sede a Merate è specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici, idroelettrici, per la mobilità elettrica e attiva nella riqualificazione energetica di edifici residenziali e industriali secondo, dà un’idea di costi e benefici di interventi di riqualificazione considerando un appartamento in Lecco con superficie di 100 metri quadri da riqualificare.
Graffagnino afferma che in prima battuta «bisogna partire con l’idea dell’investimento e non della spesa e se proprio ci si vuole chiedere ’quanto mi costa riqualificare’ allora ci si chieda prima quanto costano gas ed elettricità con sistemi tradizionali e qual è il costo sociale dell’inquinamento che si provoca».
E spiega che per un appartamento di circa 100 metri quadrati in condominio la riqualificazione prevede un costo intorno ai 35mila euro fra spese per il cappotto, le finestre a tripli vetri, pompa di calore e installazione di fotovoltaico. «A fine lavori il valore dell’immobile sale del 30% - afferma Graffagnino -, vantaggio a cui si aggiunge quello del risparmio: senza riqualificazione la famiglia che in quell’appartamento spenderebbe fra i 3mila e i 3.500 euro l’anno fra gas ed energia, poi dimezzerebbe il costo. E possiamo trasferire la stessa proporzione su una villetta».
Per raggiungere la classe E della prima tappa europea in un appartamento medio basta aggiungere dunque nuovi infissi e una pompa di calore a un costo totale vicino ai 20mila euro dato da infissi del costo di 1.500 euro l’uno (per lo stesso appartamento Graffagnino calcola una spesa intorno ai 13mila euro) più una pompa di calore con sistema termico intorno ai 6mila-7mila euro. Andando in classe E la casa si riqualifica del 20%. L’aggiunta del fotovoltaico a un costo di circa 10mila euro porta alla classe D, e col cappotto si va oltre con altri 7.500-10mila euro, «per un riapprezzamento finale del tutto vantaggioso».
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