Anni indimenticabili

al rifugio “Chiavenna”

Cinque stagioni in alta quota all’Alpe Angeloga punto d’incontro degli appassionati di montagna

Cambia la gestione, rimangono ricordi indelebili a Matteo e Monica

Campodolcino

Cinque anni in alta quota. Cinque estati indimenticabili. Sono le ultime settimane da “capanatt” per Matteo Pedroncelli e Monica Mortarotti, gestori del Rifugio Chiavenna all’Alpe Angeloga (www.rifugiochiavenna.com).

Non è un luogo qualsiasi: è il punto d’incontro degli appassionati di montagna della Valle della Mera e di moltissimi turisti.  

«Sono stati cinque anni indimenticabili, ricchi di momenti speciali e splendide persone - raccontano -. Questa è stata la nostra casa, con le difficoltà legate alla vita in alta quota e le soddisfazioni offerte dalla possibilità di vivere e lavorare in quest’ambiente». 

Dai prossimi giorni Monica e Matteo torneranno al lavoro alla Dispotech, l’azienda fondata e guidata dal padre di Monica, Massimo Mortarotti.  «Noi siamo stati molto fortunati, perché non volevamo fare semplicemente i rifugisti: ci piaceva l’idea di essere i “capanatt” del “Chiavenna”. Ai futuri gestori auguriamo di vivere quest’esperienza con lo stesso spirito».

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