Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 19 Luglio 2017
Agriturismi in valle numeri importanti
«Una marcia in più»
Angelo Cerasa, presidente di Terranostra, guarda alla realtà valtellinese con cento aziende. «La potenzialità attuale è di duemila coperti al giorno».
«L’agriturismo sintetizza la propria esistenza con cinque “t”: tradizioni, territorio, tipicità, trasparenza e tracciabilità. Il rispetto, richiesto a chi fa questo lavoro, porta a un miglioramento del territorio, alla somministrazione di prodotti a km 0, allo sviluppo economico e turistico delle attività».
Così si è espresso Angelo Cerasa, presidente di Terranostra Sondrio, l’associazione di promozione ambientale che promuove, sostiene e diffonde l’attività agrituristica e la valorizzazione del mondo rurale.
L’occasione per una riflessione sugli agriturismi di Terranostra in provincia di Sondrio è venuta in occasione dell’incontro tematico sul turismo responsabile e l’ambiente tutelato e valorizzato, promosso da Ersaf Lombardia all’interno del progetto “Camminaforeste” nella tappa di Chiuro.
Gli agriturismi di Valtellina hanno una voce in capitolo. Basti citare i numeri forniti da Cerasa: nella provincia di Sondrio ci sono cento aziende agrituristiche, mentre all’interno di Terranostra è associata una quarantina di agriturismi; la potenzialità è di 2mila coperti al giorno con 300 pernottamenti al giorno, ma ci sono aziende che in vent’anni sono riuscite a mobilitare 20mila pasti e oltre 3.500 posti letto.
«In una realtà come la Valtellina si tratta di numeri importanti – ha sottolineato Cerasa -. A volte la nostra viene definita un’attività di concorrenza sleale sul territorio. Siamo un settore ibrido e forse per quello siamo un po’ dimenticati, siamo agricoltori a vocazione turistica, per cui il mondo agricolo puro e quello turistico puro non ci considerano molto. Eppure cerchiamo di galleggiare e fare del nostro meglio».
Cerasa ha spiegato la filosofia degli agriturismi valtellinesi: «Gli operatori agricoli sono i manutentori e gestori della tenuta del territorio, che quando si presenta bene, offre un biglietto da visita all’utente che arriva, recepisce le bellezze e porta reddito – ha spiegato Cerasa -. Poi naturalmente gli agriturismi producono cibo, attorno cui ruotano interessi e affari. La nostra caratteristica sta nella forte ricerca della qualità del cibo. L’agriturismo, che rispetta seriamente le regole, ha una marcia in più, perché può somministrare nella propria azienda tutto quanto produce e questa prerogativa porta a un consolidamento del lavoro».
Il presidente di Terranostra Sondrio ha sottolineato come ci siano aziende che non hanno visto il lavoro agricolo come fonte di business, ma come un investimento a lungo termine.
«Se si imposta l’azienda con trasparenza e correttezza si dà una prospettiva futura al lavoro - prosegue -. Il mondo agricolo è in difficoltà, l’agriturismo è nato come possibilità di integrazione del reddito agricolo. Siamo gli unici fautori veri del km 0, di cui tanto si sente parlare, ma km 0 significa somministrare i prodotti che si producono in azienda con semplicità, senza chef stellati, con una cucina familiare, senza inventarsi nulla».
Infine Cerasa ha rimarcato i recuperi edilizi portati avanti da alcune aziende, che arricchiscono il territorio introducendo un concetto di difesa dello stesso. «In questo contesto ci vogliono anche cuore, sentimento e passione».
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