
Agricoltura di montagna, da oggi è possibile accedere ai bandi regionali:
stanziati 17 milioni di euro
Lecco
A partire da oggi, le aziende agricole lombarde operanti in contesti montani potranno presentare domanda per accedere ai fondi previsti dalla Regione Lombardia, che ha stanziato 17 milioni di euro per il sostegno all’agricoltura di montagna nel 2025. Questo intervento si inserisce nell’ambito della PAC 2023-2027 attraverso la misura SRB01 – Sostegno alle zone con svantaggi naturali di montagna. Le domande potranno essere presentate fino al 15 maggio 2025, tramite il portale SISCO, dedicato alle imprese agricole.
A commentare l’iniziativa, il consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini ha dichiarato: «Questi fondi non sono solo una risposta alle difficoltà degli agricoltori di montagna, ma rappresentano anche un investimento concreto sul nostro territorio e sul futuro delle nostre comunità. L’agricoltura di montagna è uno dei pilastri che sostiene la nostra regione, e non possiamo permetterci di trascurarla. Ogni euro investito è una risorsa che aiuta le aziende a restare vive, a mantenere il paesaggio e a proteggere la nostra identità territoriale».
Il contributo, destinato a imprese zootecniche, viticole e frutticole situate nei Comuni montani, sarà erogato sotto forma di un’indennità annuale per ettaro. L’importo del contributo varierà in base alla tipologia di coltura e al sistema agricolo aziendale, con specifiche “classi” definite dal bando. «Il sostegno che mettiamo a disposizione è fondamentale per permettere agli agricoltori di affrontare le sfide imposte dalla morfologia del territorio montano. Non si tratta solo di aiutare economicamente le imprese, ma di riconoscere l’importanza strategica che queste aziende rivestono per la nostra economia, per la protezione dell’ambiente e per la salvaguardia della biodiversità» ha aggiunto Zamperini.
Nel 2024, grazie a questa misura, sono state finanziate oltre 4.700 aziende agricole, in particolare 433.000 euro sono stati destinati alla Provincia di Lecco. «Non dobbiamo dimenticare che l’agricoltura di montagna è anche fondamentale per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per il rafforzamento delle economie locali. Investire in queste realtà significa anche investire nel nostro modello di sviluppo, che deve essere sostenibile e capace di valorizzare la nostra storia e il nostro territorio» ha concluso il consigliere.
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