Economia / Sondrio e cintura
Martedì 07 Gennaio 2025
Affitti in Valtellina, canone medio al massimo storico
Affitti in Italia in crescita con l’effetto Olimpiadi 2026 che comincia già a farsi sentire sui territori interessati, a partire dalla provincia di Sondrio.
A stilare il bilancio dell’anno appena chiuso, provando a guardare in prospettiva quello a venire, è l’Ufficio studi di Idealista, il portale immobiliare tra i leader del mercato in Italia. L’analisi condotta conferma che il mercato degli affitti nel 2024 ha registrato su base nazionale un nuovo significativo aumento dei prezzi, con un incremento del 10,6% rispetto all’anno precedente, portando il canone medio nazionale a 13,8 euro al metro quadro. Un dato che contempla sia gli affitti a lunga durata che quelli transitori e turistici, a breve durata dunque. E sarebbero proprio questi ultimi, in vista dei Giochi olimpici Milano Cortina 2026 ad influire sull’impennata registrata in provincia di Sondrio dove l’anno si è chiuso con un +41,6% (dicembre 2024 su dicembre 2023) e un aumento annuale del 40% e dove il canone medio si attesta a 15,6 euro al metro quadrato. Un valore che rappresenta il massimo storico mai raggiunto e che colloca la Valtellina tra le tredici province italiane che presentano prezzi superiori alla media nazionale, con valori compresi tra i 22,3 euro al metro quadrato di Milano - la città più “cara” - e i 15 euro di Roma. Nonostante la crescita più contenuta, Milano - e lo sanno bene le famiglie dei tanti studenti universitari valtellinesi - si conferma la città capoluogo con i prezzi di affitto più elevati, raggiungendo il massimo storico dall’introduzione dell’indice di idealista nel 2012, con 23,3 euro al metro quadro. Firenze (21,5 euro), Venezia (21 euro e Bologna (18,6 euro) seguono nella classifica.
Il trend al rialzo dei canoni di affitto ha interessato complessivamente 19 regioni su 20, con aumenti particolarmente marcati a Roma (16,6%), Napoli (16,2%) e Torino (11,5%), mentre Milano ha mostrato una crescita più contenuta dell’1,7%. «Questa dinamica è attribuibile a una domanda sostenuta che si scontra con un’offerta sempre più limitata nella maggior parte dei mercati - dice Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista -. Inoltre, si è registrata una crescita significativa degli affitti transitori, che rappresentano ormai il 25% delle locazioni sul portale, mentre la diffusione degli affitti brevi sta ulteriormente aggravando la situazione, sottraendo immobili al mercato residenziale tradizionale».
Secondo De Tommaso prevede se questa tendenza dovesse continuare, i prezzi degli affitti potrebbero aumentare ulteriormente nel 2025, con una crescita stimabile tra il 7% e il 9%, a meno che non vengano adottate misure strutturali volte a incentivare gli affitti a lungo termine e a riequilibrare l’offerta sul mercato.
A livello provinciale, oltre che per quanto riguarda i capoluoghi, si conferma il trend al rialzo, con aumenti in circa tre province su quattro e una forte volatilità dei valori, specialmente nei territori a forte propensione per l’affitto breve a scopo turistico o lavorativo. Questo spiega, secondo l’Osservatorio, le impennate considerevoli di Sondrio (41,6%) e Belluno (23,4%). Incrementi a doppia cifra si registrano in altre 28 province, tra cui Napoli (18,5%), Bologna (14,9%) e Torino (11,8%).
Belluno con 32,4 euro al metro quadrato, anche in virtù degli imminenti Giochi Olimpici del 2026, si posiziona al vertice delle province italiane per i prezzi degli affitti, seguita da Lucca (28,4 euro) e Rimini (25,8 euro). La Lombardia nel suo complesso, con un dato di 19,3 euro al mq, è la regione con i canoni d’affitto medi più alti d’Italia
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