Affitti brevi e codici: nel Lecchese è in regola un proprietario su due

Turismo Entro il 2 novembre si dovrà avere il nuovo Cin. Sanzioni fino a 8mila euro, ma scatteranno da gennaio

I proprietari che fanno affitto breve in Italia, entro il prossimo 2 novembre, devono ottenere il codice identificativo nazionale (Cin) da esporre sull’immobile e negli annunci, senza il quale rischiano multe da 800 a 8mila euro in base alle dimensioni dell’unità. Le sanzioni scatteranno effettivamente dal 2 gennaio 2025, cioè dopo 60 giorni dall’entrata in vigore delle nuove regole, ma la corsa (a ostacoli) è già iniziata: per ottenere il Cin è necessario essere già in possesso del codice previsto dalle leggi regionali in mate- ria, norme locali con procedure autorizzative e requisiti diversi tra loro.

Dalla pubblicazione in Gazzetta della norma (3 settembre 2024) i soggetti esercenti queste attività devono dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN) che attesta la conformità della struttura, da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture o degli immobili. Per ottenere il CIN si dovrà accedere al portale della Banca dati BDSR del Ministero del Turismo e individuare la propria struttura. Nel caso in cui il gestore non trovasse nell’elenco la propria struttura potrà effettuare la segnalazione attivando le procedure di verifica per ottenere il CIN entro 30 giorni.

“La fase sperimentale è stata affrontata quest’estate, a partire dai primi di luglio in Regione Lombardia”, è il commento di Maria Luisa Invernizzi, nuova presidente dell’associazione Ospiti per casa on Como Lake, subentrata a Claudia Pattarini. L’associazione Ospiti Per Casa nasce nel 2003 dall’unione tra i primi b&b presenti sul territorio e si allarga, nel corso degli anni, anche alle case vacanza, locazioni turistiche e alle altre tipologie extra alberghiere previste da Regione Lombardia. “Sulla base di quanto deciso, allora, anche insieme alla provincia di Lecco, abbiamo dato indicazioni ai nostri soci di attendere di avere ulteriori informazioni, anche se qualcuno comunque è partito con il Cin, pure se allora non era obbligatorio. Eravamo in attesa del decreto della Gazzetta Ufficiale, abbiamo unito le forze con il gruppo locale degli host, con l’Host club di AirBnb e con alcune figure che sono anche socie di Ospiti per casa. Proprio giovedì 26 ci sarà un incontro online dedicato al Cin. Ieri è stato inviato a tutte le imprese socie una sorta di vademecum, dove tutto è spiegato per filo e per segno. Ognuno poi si sta muovendo, data l’obbligatorietà, vediamo cosa accadrà. Di sicuro, noi svolgiamo un compito importante di supporto e di aiuto – prosegue Invernizzi – Per qualsiasi cosa, i soci si possono rivolgere a noi, soprattutto in questa prima fase di obbligatorietà”.

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