Acinque, a Lecco e provincia generato
un “valore condiviso” pari a 45 milioni
Il dato reso noto questa mattina nel corso del forum “Scambi di Energia” rappresenta l’insieme delle ricadute socioeconomiche e occupazionali dirette, indirette e indotte che le attività del gruppo producono sul territorio. L’a.d. Cetti: «Connettere è il nostro modo di fare impresa»
Ammonta a 45 milioni di euro la stima del valore condiviso distribuito localmente da Acinque, in termini di ricchezza e di benessere generati a beneficio della collettività Il risultato, insieme alle attività del gruppo che l’hanno determinato, è stato presentato stamattina in Camera di Commercio nell’ambito di Scambi di Energia, il forum voluto da Acinque; è frutto di un’analisi specialistica indipendente, elaborata da Althesys. Oltre al report sulle ricadute socio-economiche e occupazionali dirette, indirette e indotte dal gruppo, l’evento ha inteso consolidare il dialogo con gli altri attori locali con l’obiettivo dichiarato di affrontare insieme le nuove sfide della sostenibilità e coglierne le opportunità in termini di innovazione, efficientamento, crescita. Acinque, nata dall’aggregazione fra le utilities di Lecco, Como, Monza, Sondrio e Varese, con A2A socio industriale, vuole infatti riaffermare la propria leadership quale punto di riferimento nella transizione energetica e partner di sinergie volte a generare valore. Partendo dall’ascolto degli stakeholders, in termini di aspettative, bisogni, visioni.
Il radicamento è il tratto peculiare di una realtà che opera nel territorio di cui è espressione. La sostenibilità ne rappresenta la stella polare, come ha rimarcato Valentina Minetti, responsabile sostenibilità e innovazione di Acinque, sottolineando l’impegno rispetto ad economia circolare e transizione energetica. Cristiana Rogate, presidente di Refe, la società che ha collaborato alla valorizzazione della giormata, ha parlato della necessità di «seminare fiducia così da costruire legami e operare insieme per costruire un nuovo modello di sviluppo».
Nel territorio di Lecco, Acinque è un player a tutto campo nel settore dei servizi e dell’energia, attivo nella distribuzione (in 41 comuni) e nella fornitura di gas (80 milioni di metri cubi venduti), nella vendita di energia elettrica (116 GWh di cui il 17% di energia verde). L’azienda ha in corso la posa della rete del teleriscaldamento nei centri di Lecco, Malgrate e Valmadrera. L’obiettivo del progetto, sostenuto da un investimento di 49 milioni di euro, è realizzare un sistema autosufficiente grazie a sorgenti e tecnologie locali che prospetta un consistente risparmio ambientale: 700 mila tonnellate di emissioni di Co2 evitate in arco piano.
Acinque è anche impegnata nella mobilità sostenibile (installate 69 colonnine), nell’efficientamento energetico e nelle altre intraprese green che guidano i business di una massa critica in costante evoluzione. Oltre 10 mila i punti luce riqualificati, con riduzione dei costi (anche ambientali) a fronte di una migliore resa, incluse le attività in fase di sviluppo nel settore dell’illuminazione pubblica a beneficio del raggruppamento del Meratese. Acinque è fra i promotori della comunità energetica di Barzio.
La sostenibilità ambientale si coniuga con la sostenibilità sociale: il gruppo investe e supporta le iniziative culturali, sportive e inclusive promosse dalle comunità e dalle associazioni locali: ha erogato 281 mila euro di contributi attraverso sponsorizzazioni e liberalità. Acinque ha rinnovato la partnership con fondazione Cariplo che nel 2023 ha sostenuto 50 realtà del Lecchese.
La persona è al centro del welfare aziendale di un gruppo impegnato nella parità di genere, nell’inclusione e nella valorizzazione delle competenze e del talento, con il supporto della formazione (3000 ore a beneficio dei dipendenti delle sedi lecchesi) e dell’aggiornamento professionale. Il 98% dei contratti è a tempo determinato.
Il valore condiviso rappresenta l’insieme delle ricadute socioeconomiche e occupazionali dirette, indirette e indotte che le attività del Gruppo producono sul territorio, esplicitando i benefici per i cittadini, i consumatori, le istituzioni e tutti gli stakeholger locali – ha spiegato Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys. Da un punto di vista economico, il Valore Condiviso distribuito nella provincia di Lecco è stimato in 45 milioni di euro. Inoltre, dei 302 occupati totali generati con le attività nel Lecchese, 180 sono all’interno della provincia.
All’appuntamento odierno a Lecco hanno partecipato oltre 100 persone in rappresentanza delle istituzioni, del mondo dell’impresa e della finanza, delle associazioni di categoria e della società civile. I lavori sono stati introdotti da Marco Canzi, vicepresidente di Acinque, che ha posto l’accento sulla lungimiranza del progetto industriale che ha dato vita alla multiutility: «Come si evince dai dati – ha rilevato - l’aggregazione ha rafforzato capacità competitiva e presenza». Il presidente di Acinque, Matteo Barbera, ha rimarcato che il forum sancisce l’avvio di un ulteriore percorso di ascolto.
Interessanti gli spunti emersi dalla tavola rotonda: dalla proposta del sindaco Mauro Gattinoni di considerare Acinque una «piattaforma multifunzionale delle utility di generazione e distribuzione dei efficientamenti i risorse non solo energetiche», alla sottolineatura della centralità di Silea nell’economia circolare del territorio grazie al termovalorizzatore e agli impianti per la produzione di biometano e per la selezione pre-riciclo della plastica, sottolineata dal direttore generale Pietro Antonio D’Alema; per finire agli interventi sulle reti idriche ricordati da Lelio Cavallier, presidente Lario Reti holding, alla capacità del fondo Ambiente e Cultura di rivitalizzare il territorio, ribadita dalla presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi. Elena Maria Carla Torri, consigliere di Confindustria Lecco e Sondrio ha invece chiarito le difficoltà delle aziende ad orientarsi nella giungla delle normative europee, ribadendo l’importante ruolo di Confindustria nel supporto alle imprese, ma ha anche evidenziato le grandi opportunità che la sostenibilità riserva in questo momento di discontinuità. Il professor Paolo Silva del Politecnico di Milano ha invece sottolineato la scelta di Acinque di attivare un progetto di ricerca triennale che intende indagare proprio i fabbisogni energetici della provincia, anche dal lato industriale, per individuare e mettere a sistema la soluzione migliore e più sostenibile.
«I valori del report sull’indotto creato nel Lecchese documentano la nostra capacità di incidere e portare valore – ha detto l’amministratore delegato di Acinque, Stefano Cetti - attraverso realizzazioni concrete, calibrate sulle aspettative del tessuto socio-economico in termini di crescita, sicurezza, qualità della vita. Un impulso saldamente ancorato alla sostenibilità. Allo stesso tempo – ha aggiunto - testimoniano il nostro profondo legame con le aree in cui operiamo che si coniuga al desiderio di incrementare dialogo e sinergie per perseguire un obiettivo comune all’insegna dell’appartenenza. La molteplici e profonde trasformazioni in atto – ha detto l’amministratore delegato di Acinque, Stefano Cetti – devono stimolare un ruolo propositivo da parte dei territori che, meglio delle aree metropolitane, possono interpretare un ruolo protagonista nell’ambito della trasformazione energetica e fungere da modello di progresso. Acinque ha l’ambizione, e la responsabilità, di assumere un ruolo guida - ha concluso Cetti -. Il nostro modo di fare impresa è connettere».
«Fare rete – ha detto infine il presidente di Acinque Matteo Barbera – è il codice genetico della nostra realtà».
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