Academy metalmeccanica di Confapi,
su 9 partecipanti 7 assunti al termine

Una felice conferma per un progetto che si dimostra ancora una volta positivo. Nel corso della prima edizione, già erano stati quattro gli assunti su un totale di sette partecipanti

Buona (anche) la seconda per l’Accademy nel settore metalmeccanico, realizzata da Mestieri Lombardia insieme a Confapi Lecco Sondrio. Una felice conferma per un progetto che si dimostra ancora una volta positivo e che ha formato, e poi trovato un’occupazione, a sette dei nove partecipanti al corso. Nel corso della prima edizione, già erano stati quattro gli assunti su un totale di sette partecipanti: allora, durante il tirocinio, i partecipanti avevano lavorato presso Stf, Officine Santafede, Trimat, Italgard, Rosval, Gbg e Ita, tutte aziende associate a Confapi.

Nove i partecipanti a questa seconda edizione che hanno svolto la prima parte del corso nelle aule di Confapi Lecco Sondrio, dove hanno appreso le nozioni teoriche in ambito metalmeccanico: competenze tecniche, sicurezza sul lavoro e soft skill. A seguire, proprio come l’anno scorso, gli studenti hanno svolto in aziende associate a Confapi Lecco Sondrio un tirocinio retribuito. In particolare, ad aprire le proprie porte ai giovani questa volta sono state la Vincit di Valmadrera, Securemme di Olginate, Mab di Lecco, Msg di Olginate, Atg di Brivio, Officine Santafede di Primaluna, Rosval di Nibionno, Beri Bernardo di Ballabio e Trafilerie Rotta di Pescate.

Concluso il percorso formativo di questa seconda edizione, sette delle nove imprese hanno confermato i tirocinanti. «Rispetto ai ragazzi stranieri, le aziende hanno evidenziato una difficoltà linguistica e la necessità di un investimento da parte della azienda e dei suoi dipendenti nella fase iniziale dell’esperienza, ma hanno poi riscontrato nei ragazzi delle risorse che difficilmente intercettano in altri profili – commentano da Mestieri Lombardia - Ci hanno comunicato che proseguirebbero con queste iniziative che, dati alla mano, risultano vincenti. È fondamentale in questo percorso l’accompagnamento educativo, la progettazione condivisa e il supporto costante alle aziende e ai beneficiari da parte del tutor di riferimento del Servizio Lavoro-Agenzia Mestieri unità operativa di Lecco».

Tra i partecipanti che poi sono stati confermati c’è, ad esempio, Lucien Abouga, nato nel 1996 nel Burkina Faso: «È innanzitutto un grande piacere per me lavorare alla Vincit, con colleghi disponibili e dalla mente aperta, soprattutto avere come primo manager Alessandro Leidi che oramai non è più un semplice capo per me, ma piuttosto un padre perché mi ha sempre considerato come un figlio – racconta Lucien - Darò il massimo per imparare il più possibile nel campo dell’idraulica, della compressione dell’aria ma anche nel campo del freddo con la prospettiva di crescere insieme all’azienda».

Durante la seconda edizione dell’Academy nel settore metalmeccanico ha partecipato anche una ragazza, Martina Biscardi: «Ho aderito a questa proposta con molto entusiasmo - spiega la giovane - Dopo un breve corso di formazione in aula, sono stata inserita in un’azienda di Nibionno. Ho svolto due mesi di tirocinio in magazzino e poi con grande piacere sono stata assunta con un contratto di apprendistato. Trovo che questo corso sia un’esperienza molto importante e significativa per noi giovani che ci stiamo affacciando sul mondo del lavoro», chiosa.

L’offerta formativa dell’“accademia” è dedicata ai giovani inoccupati tra i 18 e 29 anni, residenti nelle province di Lecco e di Sondrio. L’iniziativa fa parte del progetto “In-Jobs4Neets” dedicato ai ragazzi che attualmente non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi, i “neet”, appunto. Il progetto mira a guidare questi giovani nel mondo del lavoro attraverso un percorso personalizzato che comprende servizi di orientamento, opportunità formative ed esperienze professionali. In Italia, l’incidenza dei Neet tra i 15 e i 34 anni è diminuita dal 24,6 al 18% tra il 2018 e il 2023. E il calo riguarda tutte le sottocategorie che la compongono: diminuiscono di quasi 400 mila unità i disoccupati e di oltre 400mila unità gli inattivi, soprattutto le cosiddette forze lavoro potenziali. Questo dato, seppur in netto calo, inchioda comunque l’Italia al terzo posto in Europa per percentuale di Neet, dietro soltanto a Grecia e Romania.

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