Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 13 Novembre 2013
Abusivismo e contraffazione, due piaghe
«E chi è in regola rischia di chiudere»
Del Curto (Unione Commercio): imprese penalizzate da chi non rispetta le norme
«Il rispetto della legalità è fondamentale e, con la crisi economica in atto, è divenuto una vera e propria necessità. Ma allo stesso tempo è indispensabile che i controlli vengano svolti innanzitutto contro chi opera senza regole e alimenta la concorrenza sleale».
È un fenomeno allarmante quello su cui ha richiamato con forza l’attenzione il presidente dell’Unione Commercio, turismo e servizi Marino Del Curto, in occasione del Consiglio generale .
Il risultato? Chi rispetta le regole « rischia così di chiudere, anche a causa delle mancate vendite e della conseguente riduzione dei ricavi provocate dal dilagare dell’abusivismo e della contraffazione».
Chi non rispetta le norme, chi opera non seguendo tutti gli obblighi vigenti, in parole povere, fa anche concorrenza sleale a quegli imprenditori ligi alle regole. E in un periodo di crisi economica come l’attuale gli effetti di questi comportamenti diventano sempre più pesanti.
Situazione sempre più difficile
Le difficoltà nelle quali si trovano molte imprese, però, non dipendono solamente da questo aspetto.
«Una nostra recente indagine interna – ha spiegato Del Curto – conferma le difficoltà crescenti delle imprese del commercio del turismo dei servizi della nostra provincia, messe a dura prova dall’ulteriore crollo dei consumi che è stato registrato nei primi dieci mesi del 2013».
Ai quali, ovviamente, vanno aggiunti quelli che sembrano essere diventati dei problemi ormai endemici della nostra economia.
«Le imprese devono fare i conti con una burocrazia, una pressione fiscale e una serie di incombenze normative sempre più bizantine, pressanti ed esose come, ad esempio, gli adeguamenti alle norme di sicurezza o la formazione obbligatoria. Per non parlare della nuova applicazione della tassa rifiuti che prefigura una vera e propria stangata con aumenti generalizzati» ha continuato Marino Del Curto.
Aumenti «che nel caso specifico di alcune categorie di aziende (bar, ristoranti, dettaglio ortofrutta e fioristi) sono del tutto spropositati».
Mettendo insieme tutti questi aspetti, la conclusione è che : « In una situazione come questa, è evidente che la concorrenza slegale di chi non rispetta le regole rappresenta un vero e proprio colpo di grazia».
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