A2A, in provincia di Sondrio 520 milioni di investimenti sull’idroelettrico

Più infrastrutture per una transizione competitiva, per dare maggiore autonomia energetica garantendo la circolarità, l’impegno di A2A prosegue anche sul territorio valtellinese. Ammontano a 520 milioni di euro gli investimenti previsti in provincia di Sondrio riportati nel piano strategico 2024-2035 recentemente approvato dal consiglio di amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca.

Un piano che mantiene saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo già definiti a marzo di quest’anno e che conferma investimenti complessivi per 22 miliardi di euro, il 70% dei quali legati allo sviluppo al 2030 già autorizzato o in corso di realizzazione.

I 520 milioni di euro destinati al territorio valtellinese sono legati principalmente alla transizione energetica e, in particolare, ad interventi sugli impianti idroelettrici con la prospettiva, pur in un momento di rinnovo delle concessioni, di proseguire nella loro gestione.

Produzione idroelettrica che peraltro nel 2023 è andata molto bene compensando le perdite subite nel 2022 a causa della siccità e che anche quest’anno è avviata su numeri record rispetto alla medie annuali. Si parla di 1,3 terawattora in più. Una maggiore produzione che non si traduce in maggiori ricavi poiché il prezzo dell’energia dopo i picchi degli anni passati è in calo. In ogni caso nei primi 9 mesi dell’anno l’utile netto del Gruppo nel suo complesso si attesta a 713 milioni di euro, con una crescita del 68%. Gli investimenti effettuati in questo periodo sono stati pari a 898 milioni di euro, +13% rispetto

ai nove mesi dell’anno precedente (796 milioni di euro) e hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi, allo sviluppo degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo.

Per l’immediato futuro la strategia di A2A resta incentrata sui due pilastri della Transizione energetica e dell’Economia circolare, coniugando decarbonizzazione e competitività con un Piano che mira a dare un contributo importante all’autonomia energetica del Paese come ha spiegato l’amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini.

«Guardiamo al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese - sottolinea Mazzoncini -. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitività europea. La nostra visione di lungo periodo ci ha consentito di essere solidi di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche di questa fase storica, e di ottenere ottimi risultati, superiori alle previsioni. Per questa ragione abbiamo potuto fare nuovi investimenti anticipando cantieri e rivedendo al rialzo i dividendi per i nostri investitori».

Ma non è tutto. Dopo aver destinato importanti risorse per un ampio piano di welfare a supporto della genitorialità a favore dei dipendenti del Gruppo - sono 240 quelli valtellinesi residenti sul totale di oltre 13.000 -, piano da 10 milioni di euro all’anno che prosegue, A2A ha deciso di proporre alla prossima assemblea dei soci un Piano di azionariato diffuso per coinvolgere tutti i colleghi nel percorso di crescita dell’azienda e condividere con loro i risultati del lavoro costruito insieme. «Il piano - spiega Mazzoncini - che si pone l’obiettivo di promuovere l’ingaggio ed il senso di appartenenza verso l’azienda, oltre che di favorire la formazione in ambito finanziario dei dipendenti, sarà costituito da un pacchetto azionario iniziale senza esborso, e dalla possibilità di acquisto di ulteriori azioni a condizioni agevolate».

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