Economia
Martedì 31 Marzo 2009
A Lecco con la crisi
crescono le cause di lavoro
La Camnera del lavoro di Lecco ha presentato i dati sulle vertenze aperte da gennaio a metà marzo. Le impugnazioni di licenziamento sono state trenta, contro le sedici dell'analogo periodo del 2008
È l’altra faccia della crisi economica. Meno clamorosa delle procedure collettive di mobilità e cassa integrazione, ma altrettanto "costosa" e drammatica per chi la subisce. I numeri sono stati presentati dal segretario della Cgil Alberto Anghileri, dal responsabile dell’ufficio vertenze della Camera del lavoro Gabriele Viganò, dagli avvocati Alessandra Colombo, Emilio Sangregorio e Paolo Baio. Da gennaio a metà marzo, la Camera del lavoro ha seguito trenta vertenze di licenziamento. Nello stesso periodo dell’anno scorso erano state sedici. Le tensioni finanziarie in cui si trovano tante imprese si riflettono nell’aumento delle vertenze per recupero crediti. Nei primi due mesi e mezzo dell’anno, la Camera del lavoro ne ha seguite 86, contro le 67 del 2008. Ancora dati. Sino a fine marzo i fallimenti dichiarati dal tribunale di Lecco sono stati dieci. Erano stati sei un anno fa. Sempre con riferimento allo stesso periodo, la Cgil nel 2009 ha seguito 166 vertenze. L’anno scorso erano la metà. «Il nostro timore - sottolinea Anghileri - è che la situazione possa ancora peggiorare nelle prossime settimane. Anche se va chiarito che non tutti i licenziamenti che abbiamo impugnato sono conseguenza della crisi. Capita che imprese approfittano della crisi per tagliare gli organici».
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