Economia / Lecco città
Giovedì 30 Aprile 2009
A Lecco cresce l'utilizzo
della cassa integrazione
Secondo i dati raccolti dalla Cgil di Lecco, i lavoratori ora in cassa integrazione sono 11.804 che sono occupati in 726 aziende. Il settore più colpito è il metalmeccanico con 208 aziende coimvolte
La crisi non molla. A confermarlo sono i dati che ogni mese raccoglie la Cgil di Lecco, secondo i quali alla fine del mese in corso il conto dei lavoratori coinvolti nelle difficoltà aziendali è di 11.804 unità.
Su un totale di 726 imprese che hanno chiesto la cassa integrazione e che occupano sedicimila cinquecento persone. A conti fatti queste imprese hanno aperto procedure di cassa integrazione che coinvolgono la maggior parte dei dipendenti. Le previsioni restano ancora improntate all’incertezza. Lo scorso mese, a marzo, il conto delle aziende in cassa integrazione si fermava a una richiesta di 298 imprese, con 6729 lavoratori coinvolti, su un totale di 12181 occupati in queste aziende in crisi. Ma il netto balzo in avanti delle richieste è presto spiegato. Perché ad aprile è stato reso noto il numero delle cigs in deroga avviate per le piccole imprese, con meno di 15 dipendenti. Un numero che fino allo scorso mese non era stato conteggiato dall’ufficio studi della Cgil, perché irreperibile. In aprile sono state avviate 427 pratiche di cassa integrazione in deroga, coinvolgendo 1986 lavoratori su un totale stimato attorno ai duemilacinquecento lavoratori.
Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, le categorie più coinvolte sono i metalmeccanici e i tessili, per un totale di 8347 mesi di cig autorizzata, e che saranno aggiornati al 30 aprile. Per l’industria è ancora il metalmeccanico il settore più colpito. Qui le aziende coinvolte nella crisi sono 208, che occupano più di dodici mila addetti, di cui quasi settemila, oltre la metà, è coinvolto nella cassa integrazione. L’altro settore più colpito è quello tessile, dove le imprese coinvolte sono 23, con 1321 cassa integrati, su un totale di 1792 lavoratori. Ancor più numerose le imprese del settore chimico che hanno chiesto la cassa integrazione: ben 26. Ma queste hanno coinvolto meno lavoratori rispetto al settore tessile. Il chimico ha chiesto l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale per 1039 dei suoi dipendenti su un totale di 1612 occupati. Per la prima volta in provincia, anche le imprese del commercio hanno chiesto numerose l’utilizzo di ammortizzatori sociali. Le imprese commerciali che stanno facendo ricorso alla cassa integrazione ordinaria sono 18, e hanno esteso l’utilizzo dello strumento alla quasi totalità dei loro dipendenti: 219 su 300 lavoratori. Molto colpito anche il settore edile, con 15 aziende coinvolte, 103 lavoratori in cassa integrazione, circa un terzo della forza lavoro complessiva.
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