Cronaca / Circondario
Giovedì 08 Gennaio 2015
Wall Street, ieri la consegna
Oggi si installa il cantiere
Centoventi giorni di tempo per trasformare l’ex locale della mafia nella pizzeria della legalità. Termine il 6 maggio, ma se è possibile il 1° con l’apertura di Expo. «Lavoreremo a testa bassa»
Lavori in corso per trasformare l’ex ristorante della mafia nella pizzeria della legalità. Materialmente prenderanno il via oggi, dopo che ieri c’è stata la consegna ufficiale dei lavori alla Compresa srl di Civate che ha costituito un’associazione d’impresa con la bergamasca Gis srl incaricata della parte impiantistica.
C’erano il sindaco Virginio Brivio, il presidente dell’Aler Luigi Mendolicchio e il legale rappresentante della Compresa, nonché direttore tecnico dei lavori, architetto Armando Cocchia, ieri in via Belfiore per lo storico momento che sigla finalmente il via dell’operazione di recupero e di riuso del bene sequestrato alla ’ndrangheta nel 1996 dopo l’arresto di Franco Coco Trovato nel 1992.
Sono passati quasi vent’anni di varie vicissitudini e impedimenti burocratici, ma ora la scommessa è farcela in tempo per il debutto dell’Expo, il 1° maggio di quest’anno.
L’azienda, in base alla gara d’appalto aggiudicata a dicembre, ha tempo 120 giorni per portare a termine i lavori e consegnare l’immobile ristrutturato: la data prefissata è il 6 maggio. Ce la farà a bruciare i tempi e a finire con cinque giorni di anticipo, come ieri è stato chiesto dall’Aler per onorare una data simbolica? «Cinque giorni in sè non fanno la differenza, anche se poi bisogna vedere come procederanno i lavori, se non incontreremo intoppi di sorta», premette cauto l’architetto Cocchia, a scanso di smentite, che promette in ogni caso «un impegno a testa bassa» per arrivare in fondo nei tempi previsti. Del resto, aggiunge, si tratta «di un’oper
azione fattibile» che comporta soprattutto lavori impiantistici.
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