Cronaca
Lunedì 25 Agosto 2014
«Vogliono cacciare
il mio pony Ishi»
Scontro a Magreglio tra una donna e suoi vicini di casa a causa dell’animale. Ricorso all’Asl, ordinanza del sindaco per spostarlo ad almeno 30 metri dalle case
Ishi ha tredici anni e rischia di essere allontanato dalla sua “mamma” Anna Galbiati e dai bambini del centro paese il cui maggior divertimento è salirgli in groppa e accarezzarne la bionda criniera.
Già, perchè Ishi è un piccolo pony falabella, ormai un residente del paese. Dal lontano 2001 vive in un giardino recintato appositamente per lui in borgo, ha la sua stalla con una casetta di legno e come amici tre cani, sei gatti ed alcune tartarughe.
Ishi però è un pony e come tale deve pur fare i suoi bisogni fisiologici, che non sono esattamente quelli di un canarino. Proprio per questo quattro vicini si lamentano per l’odore. Al punto da far diventare la questione un autentico casus belli.
L’Asl ha fatto un sopralluogo ad aprile e «ha appurato - come si legge nella relazione - in due abitazioni limitrofe la presenza di mal odori causati dalle deiezioni liquide che, accumulatesi nel terreno, risalgono verso la finestra delle abitazioni. La conformazione del centro storico di Magreglio e dell’area, posta su vari livelli e quote, fa si che sotto il giardino che ospita il pony vi siano diverse abitazioni e un ristorante».
Insomma per quella che è la ricostruzione dell’Asl le deiezioni liquide dell’animale vanno a valle creando disturbo agli altri residenti. L’Asl chiede quindi di spostare Ishi ad una distanza di almeno trenta metri dalle abitazioni.
Fin qui le richieste dell’autorità sanitarie che sono state trasformare in un’ordinanza del sindaco Danilo Bianchi. Ma la legge non valuta l’affetto della sua padrona per Ishi e quello dei bambini del circondario.
«Tutti i ragazzini amano il mio Ishi, vengono in giardino per chiedermi se possono cavalcarlo – spiega Anna Galbiati, decisa a far tutto quanto in suo possesso per riuscire a evitare lo sfratto - Per me è come un figlio, se l’allontanano di trenta metri monto una tenda e trovo posto vicino a lui».
Già nel 2006, sempre per delle segnalazioni dei vicini, Ishi aveva dovuto lasciare casa: «Era diventato intrattabile, lontano da me non si trovava e io sentivo la sua mancanza. Non possono portarmelo via ancora».
Secondo l’ordinanza del sindaco Ishi ha trenta giorni per trovare una nuova casa. L’avvocato Antonio Catanese con studio ad Erba difende Ishi e la padrona: «Nel suo intervento l’Asl non ha detto che il pony va allontanato, questa è una deduzione del sindaco – spiega -. In ogni caso la valutazione dell’azienda sanitaria ci sembra alquanto approssimativa, l’odore è stato rilevato nelle case attigue ma nessuno ha visitato la stalla di Ishi. Come può il funzionario, in questo modo, essere certo che la puzza proviene dalla casa della signora Galbiati».
Nel 2006, al primo allontanamento, in favore di Ishi era intervenuta anche la Regione Lombardia: «In quel caso da Milano avevano rilevato che questo tipo di pony è un animale da compagnia di fatto equiparandolo ad un cane o un gatto. Allora oltre al pronunciamento della regione anche il comune si era espresso per il mantenimento del piccolo cavallo, il funzionario Asl di allora aveva ritirato la richiesta di allontanamento. Noi ora impugneremo l’ordinanza del sindaco e chiederemo la sospensiva».n
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