Cronaca / Circondario
Domenica 09 Novembre 2014
Vivono in auto, Caritas coinvolta
«Aiutiamo tutti ma con criterio»
LECCO
Vivono in un’auto e oltre alla mancanza di una casa e di un lavoro devono fare i conti con la malattia.
Patrizia Taverna, 48 anni, nata e cresciuta in città, e il marito dopo un periodo trascorso in Sicilia, sono tornati a Lecco sperando di riavere la casa Aler che avevano abitato per anni, e di trovare un aiuto. E un primo sostegno lo hanno anche trovato grazie alla Caritas di San Nicolò, che li ha aiutati nella ricerca di una casa ad affitto contenuto. Le risorse a disposizione dei due coniugi però non bastavano e così sono finiti a dormire in auto.
«La crisi è pesante, si fa sempre più sentire, su dieci famiglie che hanno bisogno quattro sono lecchesi. Lecchesi che però sono riservati e prima di chiedere un sostegno bussano alla porta di familiari e parenti. Da parte nostra facciamo di tutto per dare loro una mano. Un aiuto che però deve essere distribuito con criterio - spiega il prevosto monsignor Franco Cecchin -. La diocesi negli scorsi anni ha creato un fondo di solidarietà finalizzato alla creazione di posti di lavoro. La nostra comunità pastorale ha creato il fondo “Tre mele” grazie a duecento famiglie delle parrocchie del centro, di Pescarenico e di San Carlo al porto di Malgrate, che ogni mese danno un contributo per aiutare chi deve pagare le bollette o per acquistare cibo».
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