Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 24 Agosto 2013
Vismara sconcerta tutti
Ma il Comitato va avanti
Le parole dell’imprenditore giunte inaspettate Tettamanti: «Trattativa pubblica dall’inizio»
Cresce l’interesse per il rilancio della ski area
L’affondo di Vismara rispetto alle sorti passate e future della seggiovia di Caspoggio e della relativa skiarea è giunto come un fulmine a ciel sereno sopra le teste degli attivisti del Comitato “Caspoggio c’è”, dediti alla raccolta delle adesioni per il progetto di rilancio della stazione sciistica. Adesioni che hanno già superato quota 130 «e continuano a pervenire - assicura Danilo Bruseghini, presidente del Comitato -, per fortuna, sia da turisti, sia, sempre più, anche da residenti, per quanto l’uscita di Vismara abbia lasciato tutti perplessi, per non dire altro».
Lo stupore
È sconcertato Bruseghini. Una frenata simile da parte della Fab di Vismara al “progetto Caspoggio” proprio non se l’aspettava. Almeno nei termini di un chiaro invito a non disperdere fondi pubblici su una stazione ritenuta senza futuro, a scapito dell’area del Palù che «è l’unica - per Vismara - in grado di resistere con successo al mutamento delle richieste della clientela». E vallo a spiegare, adesso, a chi ha dato la sua adesione alla proposta e a chi è intenzionato ad aderirvi, questo atteggiamento poco chiaro, tanto da suonare come una sorta di dietrofront.
«Io ero al tavolo dell’incontro tenutosi fra il Comitato “Caspoggio c’è”, la giunta dell’Unione dei Comuni della Valmalenco e Franco Vismara , accompagnato dal suo direttore degli impianti - precisa Achille Tettamanti, membro del direttivo del medesimo -. E in quell’occasione è apparso chiaro che l’ente pubblico era più che disponibile a dare un congruo contributo chiedendo in cambio un forte impegno da parte di Caspoggio affinché mostrasse interesse per la sua skiarea. Quindi, fin da allora, e mi riferisco a inizio luglio, Vismara era al corrente del fatto che la trattativa aveva carattere anche pubblico. Per cui, l’attuale sua dichiarazione è in contrasto con la posizione assunta in precedenza».
Tutte le falsità
Non è questo il solo sassolino dalla scarpa che Tettamanti intende levarsi, sempre a nome del Comitato. «Mi è d’obbligo riferire anche della lettera del 17 giugno - dice - dove l’avvocato Vismara sostiene che “nessuno, ripeto, nessuno, dei clienti abituali della Valmalenco si è lamentato della chiusura degli impianti”. Parole cui replico coi fatti perché ben 420 persone, tra residenti e turisti, hanno aderito al Comitato “Caspoggio c’è” per la riapertura dell’impianto fino a Piazzo Cavalli. Non solo, perché dopo l’assemblea del 13 scorso, ci sono pervenute consistenti adesioni alla proposta formulata e condivisa, segno che in molti hanno sentito il bisogno di sostenere questa iniziativa. Cosa che ci dà la convinzione che sia indispensabile andare avanti e operare per la giusta causa della riapertura dell’impianto fino a Piazzo Cavalli che, alla fine, potrà produrre solo vantaggi per tutti».
In chiusura, poi, Tettamanti, si lascia andare anche a due riflessioni che richiamano all’unità e alla determinazione, come elementi fondamentali in questa fase delicata della trattativa «Mi permetto di attingere da don Milani una frase che calza a pennello alla nostra situazione - dice - ovvero che “in una situazione difficile, uscirne da soli è avarizia, uscirne tutti insieme è buona politica”, mentre per Monet “quello che conta non è essere ottimisti o pessimisti, ma essere determinati”».
Ora avanti uniti
In una parola, l’unione fa la forza e, quindi, il Comitato si ripromette di andare avanti dritto per la strada tracciata senza farsi impressionare da questa o quella presa di posizione.
«Qui è tutto un fermento - assicura Bruseghini -, i turisti, i residenti, vogliono sapere cosa sta succedendo, il perché di questa uscita di Vismara. Ma la cosa bella è che ai dubbi, alle perplessità, poi, parlando, si sostituiscono le proposte, le idee, le disponibilità. Ciascuno dice la propria, quello che non è riuscito a dire, magari, in assemblea alcuni giorni fa. Notiamo un grande interesse verso il nostro paese e questo ci dà tanta speranza».
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