Violazione degli obblighi familiari, arrestato ex ciclista professionista

Romāns Vainšteins, ex ciclista professionista lettone, all’epoca dei fatti correva per la Casa Vinicola Caldirola di Missaglia. Fermato all’aeroporto di Orio al Serio, dovrà scontare una pena di quattro mesi di reclusione per violazione degli obblighi di assistenza familiare

Lecco

Venticinque anni fa conquistava il mondiale di ciclismo tagliando il traguardo a braccia alzate. Oggi è stato arrestato dai carabinieri del comando di Lecco, non appena atterrato all’aeroporto di Orio al Serio. Romans Vainsteins, 52 anni, lettone, fra il 1999 e il 2000 corridore della Vini Caldirola di Missaglia, deve scontare quattro mesi di reclusione per violazione degli obblighi di assistenza familiare.

I carabinieri lecchesi, non appena è giunto in Italia da Riga, hanno dato esecuzione a un ordine di esecuzione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Bergamo. Il provvedimento era stato inizialmente sospeso, in quanto l’ex ciclista professionista si trovava in Lettonia. Nel frattempo, infatti, era diventata esecutiva la sentenza, emessa nel 2018 dal tribunale orobico.

Il ciclista lettone era stato condannato dal giudice monocratico Gaetano Buonfrate a 4 mesi e a 300 di multa per violazione degli obblighi di assistenza familiare, non avendo rispettato l’impegno di versare l’assegno familiare di 516 euro al mese (inizialmente un milione di lire) alla figlia, nata nel ’97 dal matrimonio con la compagna Inga, con la quale aveva vissuto a Stezzano (BG) prima della separazione nel 2001.

Proprio l’ex moglie si era costituita parte civile con la figlia dichiarando a processo che l’ex marito non aveva più versato un euro dal 2013. Il giudice aveva disposto a carico dell’ex ciclista un risarcimento di 5 mila euro per l’ex moglie e di 32 mila per la figlia.

Vainsteins si era ritirato dal ciclismo nel 2004. Nei sette anni di professionismo aveva conquistato 24 vittorie. Al titolo iridato vinto in Francia in volata, si aggiungono la Parigi-Bruxelles ’99, la tappa di Foggia al Giro (’99), quattro tappe della Tirreno Adriatico e la Coppa Bernocchi del 2000.

Dopo il ritiro, essendo sposato con una delle figlie del patron Nando Caldirola, aveva vissuto a lungo a Missaglia, dedicandosi anche al golf e lavorando come rappresentante per aziende vinicole della Lombardia. Poi il ritorno in Lettonia.

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