Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 20 Maggio 2015
Villa di Tirano torna nel mirino dei ladri: doppio colpo ai danni di aziende locali
Assalto di notte alla centrale del biogas lungo l’Adda e alla De Piaz asfalti. Rubata perfino la macchinetta del caffè, oltre a chiavi, cinghie, catene caricate su una carriola.
Ancora furti nel Tiranese. Nei giorni scorsi gli uffici della centrale del biogas e quelli della De Piaz asfalti a Villa di Tirano sono stati visitati dai ladri, che se ne sono andati con un consistente bottino di attrezzature.
Nella centrale del biogas che si trova lungo l’Adda i malviventi hanno agito alle 3 della notte a cavallo fra mercoledì e giovedì della scorsa settimana. Sono entrati dalla parte posteriore della struttura danneggiando una finestra e forzando due porte.
Una volta entrati, hanno notato il sistema di videosorveglianza e subito hanno preso la memoria della telecamera fissa. A quel punto, credendo di poter agire senza essere osservati o ripresi, hanno fatto tutto con calma. Non sapevano però che un’altra telecamera a sfera con raggio più vasto stava registrando ogni loro movimento. «Dai filmati, che ora sono in mano ai carabinieri di Tirano, risulta che siano stati due uomini ad agire – spiega Mauro Magro, presidente della società del biogas -. Hanno fatto tutto con calma. Inizialmente credevo avessero portato via solo una macchinetta del caffè, un trapano e un flessibile da taglio, poi grazie ai filmati abbiamo scoperto che si sono pure presi una carriola, all’interno della quale hanno caricato la refurtiva fra cui un set di chiavi, cinghie, catene speciali, corde da sollevamento».
«Non hanno preso attrezzature più pesanti. Indisturbati sono usciti dalla porta principale - prosegue Magro -. Sono riusciti ad aprire anche il cancello che era chiuso e se ne sono andati. Al nostro arrivo abbiamo trovato tutte le porte forzate ma chiuse. Insomma, si sono fatti i loro comodi». Se dagli uffici di De Piaz asfalti i ladri si sono impossessati anche di materiale informatico, al biogas non hanno toccato nulla di tutto ciò.
«Erano ladri furbi oltre che preparati – prosegue Magro -. Se avessero toccato i computer di gestione dell’impianto, sarebbe scattato il sistema di allarme e mi sarebbero arrivati messaggi di intrusione. Non hanno lasciato nulla al caso. Anche le impronte che i carabinieri hanno trovato sulla finestra rivelano che hanno usato i guanti».
Consistente il danno per la società del biogas: 2mila euro in attrezzatura e 1.500 euro di riparazione di porte e finestra. «Appena ci siamo accorti dell’accaduto abbiamo chiamato i carabinieri che devo ringraziare – conclude Magro -. Sono arrivati subito per i rilievi. Ora attendiamo, ma sappiamo che le attrezzature rubate sono facili da piazzare sul mercato, anche on line. Limitiamoci ad essere contenti che non abbiano distrutto tutto...».
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