Cronaca / Valchiavenna
Martedì 08 Ottobre 2013
Vigili del fuoco
Inaugurata
la galleria storica
Nei nuovi spazi sono stati ricavati l’ingresso e i servizi del Museo, una sala polifunzionale e un soppalco destinato a esporre i documenti storici relativi al Corpo dei pompieri chiavennaschi
Quando è partita la sirena è stato inevitabile sorridere, per alcuni addirittura commuoversi. Per i chiavennaschi, il suono dei pompieri, utilizzato per decenni in caso d’allarme e successivamente ogni domenica a mezzogiorno, è ancora familiare e rappresenta un segno di appartenenza alla comunità cittadina.
È stata la conclusione migliore per la cerimonia d’inaugurazione della “Galleria Storica Vigili del Fuoco”.
Domenica mattina in via Novi è stata inaugurato il museo nell’antica palazzina a fianco del Museo che nei primi anni del ‘900 aveva ospitato la sede dei Civici pompieri di Chiavenna. Nei nuovi spazi sono stati ricavati l’ingresso e i servizi del Museo, una sala polifunzionale e un soppalco destinato a esporre i documenti storici relativi al Corpo dei pompieri chiavennaschi. Completata l’opera, l’associazione e gli enti locali che hanno contribuito alla realizzazione della Galleria storica, hanno ritenuto opportuno procedere all’inaugurazione ufficiale della struttura. Ieri il sindaco di Chiavenna Maurizio De Pedrini e il presidente della Comunità montana Severino De Stefani hanno tagliato il nastro. Nell’occasione è stata scoperta la targa sulla piazzetta antistante il museo: è stata intitolata al Corpo dei Civici Pompieri chiavennaschi, che dal 1868 (data di fondazione del Corpo) al 1941 (anno di istituzione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco), garantirono la sicurezza antincendio in Valchiavenna.
Alla festa hanno partecipato delegazioni di vigili provenienti dalla Lombardia e da altre regioni, oltre ai vertici lombardi e provinciali del Corpo. «Sarà un museo dinamico, fonte di crescita culturale per il Corpo e la città – ha sottolineato il comandante provinciale Giuseppe Biffarella -. Il lavoro dell’associazione ha permesso di recuperare oggetti che, altrimenti, sarebbero andati perduti. Se chiudiamo gli occhi, possiamo cogliere la presenza dei soccorritori e delle persone che, in epoche lontane, sono state salvate con queste vetture e attrezzature». Alessandro Mella, storico del Corpo, ha spiegato che «questo museo, uno dei più significativi d’Italia, custodisce il ricordo e l’opera dei pompieri del passato, gli uomini che hanno costruito la popolarità dei pompieri nel Paese in periodi storici difficili».
Le autorità hanno ribadito che i pompieri «rappresentano un chiaro esempio di solidarietà e sussidiarietà», come spiegato dal presidente della Cm Severino De Stefani. Il sindaco Maurizio De Pedrini ha messo in risalto l’impegno del presidente dei volontari, Claudio Persenico, e dell’ex assessore Gaetano Faldarini. «Il museo sarà un luogo di memoria e di riflessione, ad esempio per le scuole nell’ambito della sicurezza». A corredo della manifestazione, nelle piazze del centro storico sono stati esposti alcuni automezzi storici antincendio provenienti dai maggiori musei italiani. Tra i presenti c’era Antonio Folini, capo dei volontari per 27 anni fino al 1992.
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