Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 07 Gennaio 2014
Vertenza Rigamonti,
sono giorni cruciali
Da martedì riparte la trattativa, sul tavolo ci sarà il nodo flessibilità per rinnovare il processo produttivo - Il manager Pellero individua un altro problema: «In alto mare sul tema affitti, logica che non capiamo»
Per la Rigamonti sarà una settimana importantissima. Forse non sarà quella decisiva, visto che il percorso della ristrutturazione proseguirà per altri mesi e ci saranno molti altri passaggi significativi. Ma da martedì si affronteranno due questioni cruciali per il futuro del salumificio del gruppo Jbs.
Il primo è quello della flessibilità, messo sul tavolo dall’azienda per innovare il processo produttivo e rendere più competitiva la società in un mercato sempre più difficile.
Fin qui non ci sono particolari problemi, visto che le richieste della proprietà sembrano trovare d’accordo il sindacato. In concreto, sono stati presentati da parte dell’azienda alcuni punti legati alla flessibilità.
In particolare, l’attenzione si concentra sul lavoro nei fine settimana, sull’estensione dei turni in caso di consegne urgenti e sullo spostamento delle maestranze da uno stabilimento agli altri in caso di necessità. Si deve discutere anche della gestione dei piani ferie. Il sindacato non ha costruito barricate, anche se ha preteso di evitare l’esternalizzazione per le fasi della produzione. C’è poi la cigs, che nel primo semestre riguarderà circa 35 lavoratori. «Stiamo cercando di affrontare tutti insieme questa sfida e posso dire che da parte del sindacato c’è un atteggiamento costruttivo, nel rispetto delle parti - commenta Attilio Pellero -. Si è creato un clima positivo, che sta portando verso un’intesa».
Se i rapporti con i sindacati non rappresentano un problema, ben diversa è la questione dell’affitto. «La trattativa è in alto mare e questo aspetto rischia di compromettere l’esito dell’attuale processo di ristrutturazione. Non capiamo quale sia la logica che anima l’atteggiamento dei proprietari degli stabilimenti. Noi continueremo a trattare con i sindacati, ma questo secondo fronte fa segnare un irrigidimento che definiamo molto preoccupante. Il costo degli affitti è lontanissimo dai prezzi di mercato - aggiunge il manager che si sta occupando della trattativa per conto dell’azienda alimentare di Montagna in Valtellina, storico marchio del settore -. È stato fissato anni fa, in un contesto ben differente. A Emilio Rigamonti chiediamo ragionevolezza. Se invece non ci saranno passi in avanti, dal gruppo Jbs potrebbe venire meno quel supporto indispensabile per portare avanti il progetto di ristrutturazione che da tutto il territorio è ritenuto importantissimo».
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