Cronaca / Lecco città
Giovedì 25 Luglio 2013
Vertenza Cementeria Holcim
Pronte le lettere della cassa per 160
Alla Cementeria di Merone - Holcim - il forno si spegnerà a fine mese. Però, di fumo dalle ciminiere ne esce già oggi ben poco, se non nulla.
Lunedì, partiranno le prime lettere all’indirizzo dei lavoratori che, dal prossimo settembre, si troveranno a casa in cassa integrazione a zero ore. I numeri in gioco - 160 unità, tra produzione e uffici - sono alti. Ancor di più, almeno a giudicare dagli ultimi incontri tra le parti, l’incertezza che regna su mansioni e relativi dipendenti che andranno irrimediabilmente persi.
A Merone, l’ennesimo tavolo tra sindacati, rappresentanti dell’rsu e dirigenza di Holcim Italia. Assodato che il sostegno alle spese familiari sarà mantenuto (1.500 euro a favore di quanti dovessero stare in cassa a zero ore per oltre tre mesi), tutt’altro che definita è, di contro, la partita delle rotazioni e della internalizzazione delle funzioni manutentive oggi svolte dalle aziende esterne.
«Il mercato immobiliare - spiega il sindacalista Uil, Riccardo Cutaia - è in forte contrazione. Questo, ovviamente, influisce in maniera molto negativa sulla vendita di cemento. L’azienda ce l’ha spiegato a chiare lettere, ribadendo l’auspicio che la prospettata riorganizzazione interna serva a riequilibrare la situazione». Difficile, dunque, pensare a stravolgimenti nel biennio di ammortizzatore sociale che consentano di inserire le maestranze che dal rientro dalle ferie non avranno più posto all’interno della storica cementeria.
«Nel corso dell’incontro - prosegue l’rsu Marco Emilio Rigamonti - è stata prospettata una fase di calo del mercato fino al 2015, con prospettive di assestamento, o leggera risalita, solo da quell’anno. A questo punto, attendiamo che l’azienda comunichi a tutti le sue decisioni in merito ai lavoratori che non rientreranno da settembre».
A inizio della prossima settimana le parti si incontreranno nuovamente. L’aspettativa è quella di definire, nel dettaglio, quanti dei 160 che andranno in cassa saranno in qualche modo re-impiegati in regime di turnazione. Un tema fondamentale, specie per evitare il distacco completo dalla fabbrica di chi sarà ritenuto in eccesso.
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