Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 18 Novembre 2014
Veronica, l’addio senza telecamere
La salma della ragazza uccisa a Grosotto nella chiesa di Tiolo dove martedì ci sarà il funerale Don Stefano: «Si è parlato e scritto troppo. Farò riflettere con il silenzio e le parole di Papa Francesco».
Uno squarcio di sole illumina il ritorno di Veronica Balsamo a Tiolo. Quando alle 13,15 il carro funebre giunge sul sagrato ci sono mamma Sonia , papà Giancarlo, gli zii ed alcuni amici ad attenderla, oltre al parroco don Stefano.
La mamma è giunta qualche minuto prima ed è rimasta seduta sul muretto fuori dalla chiesa: saluta e abbraccia chi le porge le condoglianze. Sembra serena Sonia, finalmente ha ottenuto quel funerale che tanto desiderava, ma si commuove davanti alla bara bianca che la precede in chiesa e cerca consolazione appoggiando il capo sulla spalla del marito. Una bella foto di Veronica, un bel primo piano che ne esalta l’indubbia bellezza dei suoi 23 ani, è posta sopra la bara nel centro della chiesa.
La dolcezza del volto di Veronica in questa foto sembra voler dare il benvenuto a chi entra a salutarla. Troppa la gente prevista per tenere la salma in casa e così la famiglia ha deciso, col consenso del parroco di Tiolo don Stefano Garavatti, di posizionare il feretro in chiesa. Il papà passa vicino alla bara, accarezzandola dolcemente, prima di sedersi al fianco della moglie sui banchi della chiesa. L’anziano sacerdote benedice e recita alcune preghiere. Poi scende dall’altare e chiacchiera per alcuni minuti con mamma Sonia.
I manifesti funebri nei paesi vicini non sono stati ancora affissi, lo saranno solamente dopo le 15, proprio per lasciare un po’ di intimità ai familiari con Veronica. Mamma e papà dal giorno dell’omicidio, da quel tragico 23 agosto, hanno atteso la restituzione del corpo della figlia per darle sepoltura. Ed ora possono stare finalmente vicino alla loro creatura. Preferiscono silenzio e preghiere, i genitori. Il loro pensiero l’hanno affidato all’unico manifesto presente prima delle 15, quello all’ingresso della chiesa: «Il fiore della nostra vita avrebbe potuto sbocciare da ogni lato se un evento crudele non avesse strappato i tuoi petali».
Parla, invece, don Stefano: «D’accordo con la famiglia sarà sicuramente una cerimonia sobria quella dei funerali che si svolgeranno martedì alle 14.30. Si è parlato e scritto fin troppo di questa triste vicenda. Io farò riflettere attraverso il silenzio e citando le parole di Papa Francesco. Non farò nessuna predica». Fuori è massiccia la presenza dei carabinieri guidati dal comandante della compagnia di Tirano, il tenente Luca Mechilli. non c’è l’assalto mediatico, almeno per il momento, ma don Stefano ha già pensato a tutto: «Non voglio telecamere e fotografi in chiesa il giorno del funerale. Non vogliamo i riflettori. Per domani mi spiace l’assenza del parroco di Frontale e Le Prese don Umberto Lumina che in questi mesi è stato molto vicino alla nonna materna di Veronica, che non potrà concelebrare con me perché impegnato negli esercizi spirituali».
Con il passare dei minuti i aumenta il numero degli amici che giungono salutare Veronica. Si fermano davanti al manifesto all’esterno. Portano fiori. Occhi lucidi, una mano sulla bara a salutare Veronica e poi a pregare al fianco di Sonia e Giancarlo. Ci sono gli amici di infanzia di Tiolo come Claudio è cresciuto praticamente insieme e che è stato con lei anche quell’ultima fatidica sera, prima che l’amica lo salutasse e andasse ad incontrare Emanuele Casula e quel destino crudele. Preferisce non parlare l’amico.
Il sagrestano su ordine del parroco intanto chiude l’ingresso principale e chi giunge in chiesa lo fa dalle entrate laterali. Intanto il sole lascia Tiolo e l’aria diventa più gelida. Poi scende l’oscurità ma dentro la chiesa c’è la luce, forse è quel sorriso di Veronica che la illumina.
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