Cronaca / Valsassina
Venerdì 03 Aprile 2015
Vendere acqua ai cinesi?
Norda ci riesce
Per crescere l’azienda di Primaluna punta sull’export: «C’è molto interesse per i nostri prodotti»
Carlo Pessina: «Con Sangemini stiamo concludendo il percorso di integrazione avviato un anno fa»
Vendere acqua minerale ai cinesi? Si può fare. La distanza e i costi di trasporto non sono un problema perché nell’alimentare il made in Italy è un marchio - un brand - forte e apprezzato, anche come uno status symbol.
Al mercato cinese guarda Norda, nella convinzione che ci sono interessanti spazi di crescita. Carlo Pessina, amministratore delegato del gruppo nato a Primaluna, specifica: «Dallo scorso anno abbiamo intensificato le attenzioni verso i mercati esteri. Abbiamo raccolto interesse e gradimento per le nostre acque durante viaggi esplorativi negli Stati Uniti , Cina, Australia e Israele. In quest’anno è possibile crescere in modo significativo con l’export alla luce questi importanti contatti e di altri che stiamo gestendo».
Va detto che le acque minerali italiane sono apprezzate e richieste all’estero per la qualità che viene loro riconosciuta così come per tutto quello che rappresenta l’italianità nel mondo del food, una riconoscibilità che dovrebbe crescere con l’Expo. Del resto, anche nel settore delle acque minerali, come in molti altri mercati, l’estero diventa uno sbocco obbligato per la crescita. Pessina spiega: «In Italia, il beverage continua a risentire della stagnazione dei consumi e anche l’acqua minerale ha sofferto di questo considerando anche una stagione, quella del 2014, non certo favorevole dal punto di vista climatico: ciò nonostante il comparto è cresciuto di un + 2% a valore e un + 1,7% a volume nel canale moderno. I livelli competitivi - sottolinea l’ad di Norda - sono molto elevati in tutti i settori, comprese le acque minerali. In nessuna altra nazione al mondo sono presenti tante etichette e un’offerta così articolata. Il mercato è maturo e nella sostanza stabile. Variazioni di quote tra le diverse aziende avvengono ormai quasi solo per acquisizioni. Nella grande distribuzione il ruolo delle promozioni è determinante, mentre nell’Ho.Re.Ca. (il canale degli hotel, ristoranti, caffè, ndr) si assiste ad una crescente attenzione verso l’acqua come componente della qualità del servizio. E nei locali di prestigio si sta diffondendo l’impiego della carta delle acque che affianca quella dei vini».
Il processo di integrazione con Sangemini a che punto è? «Ricordiamo prima di tutto - puntualizza Pessina - che l’operazione Sangemini per noi è cominciata in modo ufficiale nell’aprile di un anno fa, con la costituzione della newco “Sangemini acque spa” ed un contratto di “affitto di ramo d’azienda” con preliminare di vendita. Entro breve Sangemini entrerà a far parte del gruppo Norda. Sarà così concluso un lungo e complesso iter di ordine imprenditoriale e finanziario. Per il gruppo è possibile ora sviluppare il rilancio del brand con prospettive già positive nel corso del 2015. L’operazione imprenditoriale Sangemini - spiega Carlo Pessina - porta in dote cinque acque con peculiari caratteristiche organolettiche: Sangemini, Fabia, Grazia, Aura e Amerino, disponibili in diversi formati e contenitori in vetro e Pet. Il gruppo Norda - conclude - è convinto che il mercato risponderà presto in modo positivo al connubio tra la qualità dell’acqua Sangemini e le garanzie della rete commerciale distributiva di Norda».
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