Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 22 Agosto 2013
Vendemmia 2013 buona
Ma produzione al 50%
Soddisfatti i produttori sia per qualità e quantità del raccolto
Dopo il freddo scongiurato anche l’effetto siccità di questi giorni
«Quella che si prospetta è una buona vendemmia, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo».
Parola di Mamete Prevostini, presidente del Consorzio Tutela Vini di Valtellina, che guarda con ottimismo alle ultime tappe di una maturazione ormai prossima. In molte altre zone la vendemmia 2013 torna all’antico, con un ritardo di una quindicina di giorni rispetto agli anticipi degli scorsi anni.
In Valle si aspetta ancora qualche giorno. «La partenza della stagione è stata difficile, perché la pianta ha scontato una primavera fredda e piovosa - ammette Prevostini -, ma, poi, abbiamo assistito a una netta ripresa con, anzi, un effetto siccità sulla pianta, in quest’ultimo periodo, non da poco. Anche se l’acqua scesa in queste ultime ore ha sortito un ottimo effetto sulla coltura. Ora tutto dipende dalle condizioni meteo del prossimo settembre. Se tutto procede bene, allora la vendemmia sarà più che soddisfacente».
Le previsioni
Dello stesso avviso anche Graziano Murada, direttore della Fondazione Fojanini di Sondrio, sempre attento alle tematiche relative alle colture di casa nostra. «La vite ha subito un innegabile stress idrico - precisa - soprattutto per via del gran caldo scoppiato durante la settimana di Ferragosto, per cui, all’inizio del filare, dove la pianta è più a ridosso del muro e c’è meno terra, si nota che le foglie cominciano a ingiallire. Però l’acqua scesa nelle notti scorse, fino a 15-20 millimetri, è stata provvidenziale. E il fatto che siano dati in arrivo acquazzoni quotidiani, per i prossimi 3-4 giorni, non può che deporre a favore dell’ottima maturazione della vite. Ciò che ci permetterebbe di avviarci verso una maturazione tranquilla della medesima a settembre».
I primi controlli
Proprio quando si inizieranno i primi controlli sullo stato di maturazione della pianta.
«Anche quest’anno, come già accaduto nel 2011, - dice Murada - l’avvio dei controlli sulla curva di maturazione della vite partirà con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia e, questo, per via delle bizze del tempo della scorsa primavera che hanno comportato un rallentamento di tutto il processo produttivo. Però, adesso, ci siamo. La vite ha recuperato bene e di avvia a dare il meglio». Tanto più che, anche dal punto di vista qualitativo e sanitario, si presenta ottimamente. «I grappoli sono belli - conferma Murada - di discrete dimensioni, senza particolari problemi di carattere sanitario. L’unica cosa che si può rilevare, al momento, è che la produzione appare nella media degli scorsi anni sui filari situati sotto la linea dei 400 metri, mentre appare un po’ inferiore al di sopra di questa linea. Va anche aggiunto, però, che la più parte della produzione è situata proprio dentro la fascia a bassa quota, quella che, ovviamente, ha risentito meno della fredda stagione primaverile».
Buone premesse
Le premesse, insomma, ci sono tutte per un’ottima annata vinicola non solo sotto il profilo della quantità dell’uva prodotta, ma anche della qualità della medesima.
Il tutto considerato, come precisa Murada, che «quando si parla di produzione in gergo tecnico - dice - ci si riferisce a quella commerciale, di uve destinate ad essere conferite alle cantine per la produzione di vino per la vendita, ma, questa, è inferiore al 50% del totale delle uve prodotte. Le restanti vengono utilizzate dai vignaiouoli per la produzione in proprio del vino a scopo autoconsumo. Quantitativi importanti che escono dai canali produttivi come comunemente intesi».
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