Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 09 Novembre 2014
Valmasino chiede lo stato di calamità
Stato di calamità per la Valmasino. La chiede il sindaco Domenico Iobizzi che lunedì invierà la domanda in Regione e a Roma. «Abbiamo una zona evacuata - spiega il primo cittadino - la strada provinciale chiusa al suo ingresso, tracciati interni dissestati e numerosi siti interessati dal franamento della montagna, una situazione insostenibile: le casse del Comune piangono, da soli non riusciamo a rispondere al bisogno di interventi necessari sul territorio, per questo chiediamo lo stato di calamità».
Ieri le condizioni meteorologiche buone hanno consentito il monitoraggio della vallata anche in quota. I primi responsi dei tecnici confermano le condizioni di pericolosità sul versante, « dove c’è ancora del materiale instabile», specifica dalla Provincia Christian Borromini, per questo motivo la strada provinciale che da Ardenno porta in Valmasino resta ancora chiusa al traffico e il passaggio dei mezzi è consentito soltanto nel tracciato alternativo che si imbocca al Ponte del Baffo. Proprio in questo punto mercoledì scorso sono caduti alcuni massi che hanno compromesso la percorribilità dell’arteria stradale. «Oggi è stato effettuato il monitoraggio dei geologi con l’ausilio dell’elicottero - afferma Borromini - dalle prime indicazioni, che dovranno essere approfondite in questi giorni, si stima la necessità di un intervento del costo di circa 50mila euro, che si dovrà fare i salti mortali per reperire. In ogni caso la situazione resta a rischio e il pericolo non garantisce la sicurezza del tratto stradale ».
Zona off limits anche per i Bagni Masino ,dove venerdì è scattata l’ordinanza di evacuazione che ha imposto lo sgombero della stazione termale. Quindi gestori e personale delle terme hanno dovuto lasciare la struttura ricettiva che ha subito danni per via del dissesto idrogeologico . Una situazione che mette in ginocchio la struttura ricettiva, «contiamo almeno che l’amministrazione comunale, come ci è stato garantito dal sindaco che si dimostrato molto disponibile nei nostri confronti, allevi l’impatto di questo provvedimento che compromette l’intera stagione invernale», hanno detto Laura Silvilotti, Alessandra Putzu, Elide Rota e il direttore Fabio De Pedrini, che dal 2009, gestiscono le terme dei Bagni Masino. Il sindaco, infatti, dopo avere attivato le opere di somma urgenza ai Bagni che porteranno al rifacimento delle prime tre reti di protezione del versante, ha accelerato i tempi di realizzazione dei lavori, «ho dato un tempo massimo di 45 giorni - spiega Iobizzi - in modo da ridurre al minimo l’impatto negativo dell’ordinanza sulle terme e cercare di dare respiro alle prenotazioni invernali».
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