Cronaca / Circondario
Venerdì 14 Febbraio 2014
Valmadrera, la morte di Beatrice
Cassazione conferma le condanne
Ieri sera la sentenza di terzo grado per la morte della piccina
La bimba, 5 anni, rimase schiacciata da un cancello di 250 chili
Condanne confermate. Con la sentenza di ieri sera della Corte di Cassazione, cala il sipario sulla vicenda giudiziaria scaturita dalla tragica morte della piccola Beatrice Locatelli, la bimba di 5 anni rimasta schiacciata da un pesante cancello in ferro nel cantiere edile a pochi passi dalla sua abitazione, il 12 maggio 2007.
I giudici della Cassazione hanno confermato le coincidenti sentenze di primo e secondo grado, come aveva chiesto il procuratore generale.
La pena più pesante, 2 anni e 4 mesi, è quella irrogata a Giuseppe Monti, il fabbro che aveva montato il cancello. Condannato a un anno e due mesi il figlio Maurizio Monti, che lo aveva aiutato nei lavori. Entrambi erano difesi dall’avvocato Marilena Guglielmana, Quindi Davide Dell’Oro, responsabile della sicurezza di quel cantiere (due anni la pena) e Matteo Bugatti, direttore dei lavori (un anno e sei mesi), difesi dall’avvocato Umberto Tomalino. Condannati, infine, anche i tre committenti dei lavori, vale a dire i proprietari della villetta di via Magistris nella quale erano in corso i lavori, Emilio e Franco Brioschi (un anno e dieci mesi e Teresa Rusconi (un anno): i tre erano difesi dall’avvocato Stefano Pelizzari.
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