Cronaca / Circondario
Martedì 23 Dicembre 2014
Valmadrera. Altof: incontro all’Api
Ora è aperto qualche spiraglio
Vertenza Altof di Valmadrera: si è tenuto all’Api di Lecco il vertice tra la proprietà e il sindacato
Dopo l’unità di crisi della Provincia, ora l’Api: nella sede dell’associazione di via Pergola è proseguito il confronto per fare la differenza tra un amaro Natale d’incertezza e rabbia, e quello che domani, per i 35 lavoratori della ditta “Altof”, sarà un giorno perlomeno di fondata speranza.
Si è tenuto l’altro pomeriggio il vertice tra l’azienda, l’associazione di categoria appunto - che ha accolto le delegazioni - le organizzazioni sindacali e le rappresentanze unitarie aziendali. In Api s’è spostato il tavolo che era stato aperto inizialmente in Provincia.
È noto che, per l’azienda con sede in via Sabatelli a Valmadrera, si è recentemente aperta la procedura liquidatoria per la cessazione dell’attività: questo non succederà, anche se la situazione è tuttora complessa.
Il confronto assistito dalle istituzioni – in prima fila, anche l’amministrazione comunale di Valmadrera – è purtroppo iniziato quando ormai la procedura era avviata e, tecnicamente, sta quindi procedendo, ma la buona notizia è che la “Altof” riaprirà i cancelli: fino al prossimo 11 gennaio i lavoratori saranno in ferie; poi, dal 12, l’attività produttiva dovrebbe ufficialmente riprendere, in attesa che si concretizzino le soluzioni alternative concordate – o, perlomeno, abbozzate – ai diversi tavoli, tra cui appunto l’atteso cambio di rotta, dalla liquidazione all’individuazione di eventuali investitori disposti a subentrare e, intanto, il superamento della procedura di mobilità a vantaggio dell’attivazione di una procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti. È necessario però che ci siano prospettive per una ripresa produttiva.
«Il risultato – evidenzia la Provincia - è stato accolto con soddisfazione dai rappresentanti dei lavoratori e degli enti locali, che hanno chiesto all’azienda di considerare le ipotesi alternative ai licenziamenti. Per unanime riconoscimento dei partecipanti, il tavolo istituzionale è risultato importante per ricucire il filo del dialogo e favorire un rinnovato clima di collaborazione tra i vertici aziendali e le maestranze». L’”Altof” opera nel settore oleodinamico; è presente sul territorio da una quarantina d’anni: aveva ottenuto nelle scorse settimane il concordato stragiudiziale, modalità per liquidarsi autonomamente con l’accordo dei creditori e, dal 31 dicembre, cessare di esistere.
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