Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 06 Agosto 2013
«Vacanze valtellinesi,
una bella avventura»
Daniele, Simone e Andrea, tra i 18 e i 19 anni, hanno passato diciassette giorni sopra i 2.000 metri
Partiti da Madonna sono arrivati in Val Codera pernottando e mangiando in rifugi e bivacchi
Niente mare o mete esotiche per tre ragazzi del Tiranese che hanno deciso di trascorrere 17 giorni delle loro ferie estive camminando una media di 9 ore al giorno sulle montagne della provincia. Daniele Moncecchi 18 anni di Tresenda, Simone Panizza 19 anni di Bianzone e Andrea Besseghini 18 anni di Grosio hanno percorso 420 chilometri e 23.000 metri di dislivello in 17 giorni. Una bella faticata. Ma loro non ci hanno fatto caso più di tanto, tale la determinazione di concludere con onore questa piccola impresa giovanile.
«Siamo partiti dalla piazza della Basilica a Madonna di Tirano - racconta Daniele - e da lì ci siamo diretti in Alta Valle passando per Schiazzera, Val Grosina, Val Viola fino a Cancano, quindi Bormio e Santa Caterina. Poi siamo tornati attraverso le Orobie per arrivare fino a Delebio dove siamo scesi a valle per attraversarla. A quel punto ci siamo diretti in Val Codera, abbiamo preso il sentiero Roma. Siamo passati per la Val Masino, la Valmalenco per tornare a Madonna di Tirano passando per il lago di Poschiavo. Erano mesi che ci trovavamo per programmare questo “viaggio” ed ora che lo abbiamo fatto siamo soddisfatti».
Nel tragitto - fortunatamente il tempo è sempre stato bello - si sono appoggiati sull’accoglienza dei rifugi, tutti fra i 2.000 e i 2.500 metri d’altezza, e di un bivacco in cui cenavano, facevano colazione e preparavano qualche panino per la giornata. Risolto anche il problema del cambio di vestiario. «In due punti ci siamo fatti raggiungere per farci portare vestiti puliti - dice Daniele -. Fra di noi c’è stata un’intesa perfetta. E poi devo dire che abbiamo incontrato tanta gente, tanti gruppi del Cai. Inoltre per le nostre montagne girano inglesi e olandesi. Piacevole anche l’atmosfera nei rifugi e le conversazioni alla sera».
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