Uno stand camerale alla fiera Wire

Il sistema Lecco si mette in mostra

La Camera di commercio di Lecco, con l’azienda Lariodesk, sta avviando i primi incontri del “Made in Lecco verso Expo 2015”.

Sono appuntamenti su diverse aree Paese che potranno costituire le premesse per la costruzione di relazioni internazionali business oriented a favore delle realtà produttive del territorio.

Il primo appuntamento è quello di giovedì 3 aprile: “Il Made in Lecco incontra l’America Latina”, con Donato Di Santo, già sottosegretario Esteri, con delega per i paesi dell’America Latina , ora coordinatore delle conferenze Italia-America latina. Saranno presentate le realtà di Brasile, Argentina e Messico, Cile e Colombia. Le aziende partecipanti potranno, quindi, conoscere le caratteristiche di quei Paesi e presentare le proprie istanze per entrare in relazioni economiche.

Appuntamento invece focalizzato sugli operatori del settore turistico è quello di giovedì 10 aprile, dalle 15 alle 17.30: “Il Made in Lecco incontra il mercato americano del Midwest”. L’iniziativa è nata con la Camera di commercio italiana americana di Chicago, presente con il segretario generale Fulvio Calcinardi, e all’iniziativa interverrà anche Unioncamere Lombardia con Sergio Valentini, Unione che ha da poco pubblicato la guida “Adempimenti per le imprese che esportano prodotti agroalimentari negli Usa”.

Neppure va dimenticata la missione di operatori del territorio che il 7 aprile sarà accompagnata da Lariodesk alla Fiera Wire di Düsseldorf , la fiera internazionale dell’industria del filo dove la Camera di commercio di Lecco mette anche a disposizione un’area stand attrezzata per le imprese lecchesi e loro business meeting, un’occasione anche questa per aprirsi a nuove relazioni da coltivare in prospettiva Expo.

La partecipazione ai “Made in Lecco verso Expo” è libera e gratuita. Si chiede di confermare la presenza alla segreteria organizzativa di Lariodesk.

Gli appuntamenti sono promossi dalla Camera di Lecco con Lariodesk nell’ambito del progetto “EcoSmartLand”.