Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 13 Luglio 2013
Un miliardo per i debiti
della Pa alle imprese locali
Dalla Regione il nuovo strumento «Pronto in cassa»
Le aziende cedono il proprio credito agli enti locali
Finlombarda anticiperà le somme agli imprenditori
La Regione Lombardia ha deciso di «smobilizzare i crediti che le imprese vantano nei confronti degli enti locali» per un miliardo di euro con il supporto di Finlombarda. Il passaggio è tutto contenuto nell’iniziativa che il Pirellone ha presentato ieri sotto la denominazione di «Pronto in cassa» dando così concretezza - e ieri è arrivato anche l’approvazione delle associazioni degli imprenditori lombardi - a uno dei primi impegni che la giunta Maroni aveva annunciato al suo insediamento nei confronti del sistema produttivo. Ieri, a Milano, il governatore Roberto Maroni ha spiegato quindi come saranno erogate le risorse mese a disposizione.
L’anticipo dei debiti
L’iniziativa «Credito in cassa», in sostanza, permette di anticipare il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica amministrazione e rimettere in circolo liquidità. Uno strumento che per la provincia di Sondrio ha una importanza relativa, ma più per il virtuoso comportamento degli enti locali che per ua effettiva necessità: la Provincia di Sondrio, guidata da Massimo Sertori, non ha infatti alcun debito pendente nei confronti delle imprese del territorio, mentre il Comune di Sondrio guidato da Alcide Molteni ha ufficialmente dichiarato di avere ancora poco più di 65mila euro da “saldare” per lavori e opere pubbliche. Debiti al minimo, quindi, per i quali gli enti locali possono comunque ora fare riferimento al nuovo strumento della Regione. In sostanza le imprese cedono il proprio credito scaduto alle società di factoring, che assumono il ruolo di nuovo creditore verso gli enti locali, i quali si impegnano a pagare il debito entro 12 mesi per le spese ordinarie e 36 mesi per gli investimenti.
La Regione mette a disposizione 19 milioni di euro per ridurre gli oneri finanziari delle imprese, Finlombarda 50 milioni per garantire il pagamento da parte degli enti locali. Un meccanismo decisamente più snello rispetto al cosidetto decretyo “sblocca crediti” messoin campo dal governo ma delq aule non si vede ancora alcun effetto concreto.
Misura straordinaria
«Le parti sociali hanno definito questo provvedimento semplice, straordinario e coraggioso», ha spiegato Maroni, al termine della presentazione anche perché «le risorse vanno direttamente alle imprese creditrici».
Il miliardo messo a disposizione dalla Regione Lombardia - è stato spiegato - rappresenta un quarto dei debiti della Pubblica amministrazione ed è ripartito al 70% per imprese con crediti verso i Comuni, e al 30% con crediti verso le Province. L’anticipo dei pagamenti riguarda le aziende lombarde di qualsiasi dimensione e categoria. I crediti cedibili devono essere scaduti o scadere nell’arco temporale di 5 anni dal 2013, con un importo minimo di 10mila euro e un importo massimo di 1,3 milioni per Province o capoluoghi di Provincia.
Il presidente della Regione Maroni - affiancato dagli assessori Massimo Garavaglia, Mario Melazzini e Alberto Cavalli - ha detto poi di essere pronto a muovere un secondo miliardo. «Saremo modello per le altre Regioni» ha detto. Secondo Finlombarda, questa misura può generare un aumento dello 0,3% di Pil della Lombardia e qualche migliaio di posti di lavoro.
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