Un giallo l’agguato
al sindaco di Varenna
L’aggressore lo aspettava a Lezzeno: schiaffi e pugni, sette giorni di prognosi
«So chi è e lo denuncio». «I motivi? Non ho nemici, non mi spiego tanta violenza»
Era andato al cimitero, a Bellano, e si è ritrovato vittima di un agguato vero e proprio. Vittima di un misterioso pestaggio è Carlo Molteni: sette giorni di prognosi per lesioni e traumi al lato sinistro del volto certificate dai sanitari del pronto soccorso di Lecco, dove il sindaco di Varenna si è fatto visitare dopo il pestaggio che ha subito, nel piazzale di Lezzeno, senza potere fare nulla per difendersi, venerdì scorso.
È lo stesso sindaco a raccontare cosa è successo: «Un uomo mi ha teso un agguato - racconta il primo cittadino di Varenna scosso per l’accaduto - Mi aspettava, evidentemente. Senza dire niente, alzatosi da un muretto, si è diretto verso di me, mi ha raggiunto e mi ha preso a sberle e pugni»
«Sono sicuro - continua Molteni - Sapeva che sempre, a quell’ora, parcheggio tutti i venerdì mattina nel piazzale di Lezzeno di Bellano per andare a trovare i miei cari al cimitero. So chi è, un cinquantenne di Bellano, ma non so perché mi ha picchiato. È ancora a piede libero, non so per quanto tempo…». Un racconto da Arancia meccanica quello del sindaco Molteni, che commenta il clamoroso pestaggio da lui subito venerdì mattina.
«Un agguato. L’ho detto anche alla Digos, la polizia ha voluto sapere dettagli. Quel tizio mi ha picchiato forte: ho una prognosi del pronto soccorso di Lecco di sette giorni per traumi alla guancia e all’occhio sinistro. Meno male che, mentre quello me le dava, non sono caduto. Ma non ho neanche avuto il tempo di difendermi: sono stato colto di sorpresa, e quello continuava a picchiare».
Molteni sa chi l’ha picchiato ma non lo dice. «Sto presentando tutte le formali denunce attraverso il mio avvocato, Vito Zotti. Altro non dico . Forze dell’ordine e magistratura sanno tutto, stanno indagando, non è escluso che, già nelle prossime ore, potrebbero esserci novità». E sui presunti motivi dell’aggressione, Molteni si chiude a riccio: «Non me lo spiego».
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