Ufficio postale di Malgrate

Chiusura, disagi e proteste

Il nuovo blocco degli uffici per lavori mal digerito dall’utenza

Sacchi di corrispondenza all’ingresso lasciati incustoditi

Lunedì, primo giorno di chiusura dell’ufficio postale e stillicidio di cittadini allibiti, afflitti, contrariati: una processione continua s’è verificata per l’intera mattinata in via San Leonardo, davanti alla serranda chiusa.

Lo sarà – come comunicato dalle Pt alla stampa e mediante cartello – sino a sabato 29 giugno, quando la riapertura è prevista per le 10.

Avevano molti motivi, gli utenti, per sbarrare gli occhi: anzitutto, perché questo film l’hanno già visto, dall’8 al 24 ottobre scorsi, quando Malgrate già ha sopportato la serrata, che ha restituito alla popolazione un ufficio lindo e pinto nei tipici colori azzurro e giallo.

Tra le novità spiccava, allora, il salottino riservato e chiuso da pareti a vetrata in cui discutere con l’esperto di investimenti o finanziamenti. Il bancone per le attività tradizionali ospitava sportelli distinti, dedicati anch’essi a specifiche funzioni riassunte in modo chiaro su un tabellone nella porzione della sala dedicata all’attesa da parte del pubblico.

Di botto, Poste italiane chiude di nuovo: motivo, «consentire la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria, finalizzate sia al miglioramento delle strutture che all’adeguamento normativo».

Ohibò, un restyling ogni sei mesi: la cittadinanza si accontenterebbe di maggiore attenzione, che ieri è immancabilmente mancata.

Tutti i dettagli e i disagi degli utenti, nei servizi su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 18 giugno.

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