Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 11 Maggio 2015
Turismo, non solo soldi: «Ci vogliono anche le idee»
Tavola rotonda a Bormio, confronto aperto su offerta e sviluppo. Faccinelli: «Troppe rivalità in Valle e manca lo spirito costruttivo»
Natura, termalismo, eventi, montagna, enogastronomia, promozione e tanti altri argomenti. Gli opinion leader del turismo valtellinese si preparano alla “Serata di confronto senza filtri” in programma per giovedì 14 maggio, alle 20.30, nella sala culturale di Bormio terme. Al convegno promosso da Valtellina turismo mobile, giornale turistico on line, interverranno Michele Comi, guida alpina e ideatore di Melloblocco per parlare di turismo e natura, Renato Fuchs, presidente di Bormio Terme, per discutere di termalismo e Maurizio Gandolfi per concentrarsi sugli eventi.
Sarà un’iniziativa transfrontaliera. Da Stampa salirà a Bormio Michael Kirchner, direttore di Bregaglia Turismo, una regione che si è fatta valere anche in tempi di crisi grazie a proposte innovative strettamente connesse al territorio. Giuseppe Rainoldi, titolare della casa vinicola Aldo Rainoldi, si occuperà di enogastronomia e Giorgio Zini, di promozione. «Il capitale umano è al centro del mio lavoro, ma, soprattutto, deve esserlo per qualsiasi progetto turistico», spiega il promotore Sandro Faccinelli di valtellinamobile.it.
E questo patrimonio di conoscenza – non nel senso di chi si conosce, ma di uno specifico know how radicato nel territorio e basato sul costante confronto con l’esterno – secondo Vtm si forma anche grazie a confronti e approfondimenti come la tavola rotonda organizzata a Bormio. «Cultura, formazione e comunicazione saranno la base del successo del nostro turismo. Ma se si vuole crescere bisogna avere anche la voglia di ascoltare e mettersi in discussione con chiunque. Invece nel turismo locale per la mia esperienza di ascolto non c’è un’adeguata voglia di collaborare tra le varie anime ed è necessario aumentare lo spirito costruttivo. Dal pregiudizio nascono solo occasioni sprecate e soprattutto mancati redditi culturali».
Secondo Faccinelli la competizione è la base del successo, come del resto l’ambizione, ma a patto che sia volta a dimostrare di essere il più bravo. «Perde di significato se, invece, è orientata a danneggiare solo il competitor. In questo senso in provincia siamo rimasti al Medioevo. Ora non penso che la Valle sia tutta rose e fiori, ma è sicuramente meglio concentrarsi su persone e progetti positivi. Questa almeno è la mia scelta professionale e la rete che sto costruendo va in questo senso. A Bormio giovedì mi piacerebbe assistere a una serata di questo tipo, magari “frizzante”, con discussioni accese, ma di apertura, mentale innanzitutto, e di idee. Non si può sempre e solo parlare di risorse economiche come condizione determinante della progettualità. Le idee costano poco e a volte, se sono valide, superano ostacoli finanziari che sembrano insormontabili. E qui ritorna il tema del capitale umano, che deve essere adeguato in ogni ruolo». Se la Valtellina vuole farcela, insomma, deve passare dal “movimento terra” al “movimento idee”. «Tutto sta nel quando lo vorrà capire, ma questa è una verità ineluttabile, crisi o non crisi», conclude Faccinelli.
Al termine degli interventi, il pubblico avrà la possibilità di intervenire proponendo domande o considerazioni. Visto che per la Valtellina è un periodo ricco di dibattiti sul fronte del turismo, anche grazie alle opportunità offerte da Expo per la promozione di prodotti e proposte di soggiorno, tutto lascia pensare che a Bormio ci sarà un momento di confronto particolarmente approfondito. Un confronto, è bene ricordarlo, che non riguarda soltanto il Comune che ospita l’evento, ma tutta la provincia e per alcuni versi anche le zone limitrofe.
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