Cronaca / Lecco città
Lunedì 11 Agosto 2014
Tromba d’aria notturna
Un disastro per la città
Colpite dalle piante sei auto, una moto e pure una roulotte al Bione
Allagamenti e blackout. Danni gravi a Maggianico e sul lungolago
«È successo il finimondo, sembrava di stare sotto i bombardamenti». Nei racconti del giorno dopo c’è tutta la violenza dell’uragano che ha colpito Lecco sabato notte.
Attorno alle 3.30 il finimondo si è abbattuto tra Maggianico, Chiuso, il Bione e Rivabella, lambendo anche alcuni Comuni limitrofi, in particolare Pescate.
Un disastro che nessuno aveva previsto, considerato che non era neppure scattata l’allerta maltempo, erano solo previsti temporali, ma non certo dell’intensità di quelli che si sono scatenati nelle prime ore di ieri.
A Villa Gomes piante secolari con radici enormi sono state sradicate, Maggianico si è ritrovata al centro di una vera e propria tromba d’aria. Chi era a letto non riusciva a prendere sonno per la violenza con cui la grandine si scagliava sulle tapparelle. Oggi ci sarà un sopralluogo a Villa Ponchielli che potrebbe avere anche danni nei locali interni.
È stata colpita anche la tenda degli atleti del frisbee. Il maltempo si è abbattuto anche su Pescate, Galbiate, Oggiono, Civate e altre zone della provincia. A Civate la super è stata chiusa in direzione Milano causa allagamenti che si sono ripetuti anche nel senso opposto all’innesto di Suello.
Per dirla con le parole del sindaco di Pescate Dante De Capitani «alberi di venti metri sono stati trascinati a terra come grissini e le pensiline del bus sono portate via come se fossero stracci». A Pagnona c’è stato uno smottamento sulla frana di luglio. E ovunque ieri mattina si è dovuto lavorare per arginare i danni del maltempo che ha colpito anche aziende e abitazioni private. «Danni ingentissimi»,dice il sindaco Virginio Brivio. Tempo instabile anche questa settimana.
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