Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 27 Settembre 2013
Tribunale, ecco
la riorganizzazione
Il presidente comunica agli uffici il nuovo assetto dopo la chiusura della sezione di Morbegno - A Sondrio arriverà un solo rinforzo dei quattro previsti e verrà assegnato alla cancelleria penale
Che la coperta fosse corta, il presidente del Tribunale Gianfranco D’Aietti lo aveva lasciato intendere nell’intervista pubblicata proprio su queste colonne l’indomani della soppressione della sezione staccata di Morbegno, ma a giudicare dalla riorganizzazione che ieri è stata comunicata a palazzo di giustizia la situazione è davvero drammatica: dei quattro dipendenti che da Morbegno avrebbero dovuto trasferirsi a Sondrio, in realtà uno solo giungerà in Tribunale, gli altri prenderanno servizio vuoi in Procura, vuoi nell’ufficio del Giudice di pace. Morale: Sondrio eredita dalla città del Bitto solo fascicoli. Non risorse umane.
Come era logico supporre, l’unico rinforzo previsto è per la cancelleria penale, fortemente in difficoltà: passerà da due a tre funzionari. Ma solo per ora: da febbraio, infatti, ossia da quando un dirigente dell’ufficio se ne andrà in pensione, la pianta organica tornerà con i numeri di oggi. I due dipendenti effettivamente presenti nell’ufficio (un terzo è “out” per malattia) dovranno occuparsi di presenziare alle udienze. L’unico aiuto che riceveranno sarà la presenza - un giorno la settimana - di un loro collega che viene distaccato dall’ufficio recupero crediti.
Poca cosa se si considera che i processi davanti al giudice monocratico sono stati fissati dal lunedì al giovedì, senza contare che il mercoledì e il venerdì c’è la Corte d’assise per l’omicidio di Brusio, quando non c’è udienza collegiale.
Certo, la situazione dovrebbe migliorare con il rientro della dipendente in malattia e con la chiusura degli uffici periferici del Giudice di pace che consentiranno di assorbire nuovo personale, ma intanto la situazione resta quella che è. Il presidente del Tribunale confida nel gruppo di lavoro della società di auditing che a Sondrio sta sviluppando per conto del ministero di Giustizia un modello organizzativo che sappia essere efficace ed efficiente: uno studio che si svilupperà nei prossimi due anni e che - alla fine - dovrà portare a suggerimenti concreti. Ma senza risorse umane ogni teoria è destinata a naufragare.
Per quanto riguarda la cancelleria civile - la più gravata dall’arrivo dei fascicoli da Morbegno che pesano per un terzo sul totale - viene confermata la recente riorganizzazione che ha comportato l’unificazione - anche in senso fisico - dei due uffici al secondo piano del Tribunale con la creazione di un front-office per la ricezione degli atti e di un back-office per la gestione dei servizi di cancelleria. I malumori a questo proposito non mancano, soprattutto tra gli avvocati che non hanno - come avviene in altri Tribunali - l’accesso diretto ai fascicoli.
Il vero problema nel settore civile restano le udienze, ferme al palo - ad esempio - quelle di un giudice per ora “prestato” al Collegiale e alla Corte d’assise in attesa di essere definitivamente assegnato al penale (dei 10 giudici previsti ce ne sono solo cinque in pianta organica). La prossima primavera giungeranno tre magistrati onorari di nuova nomina che si occuperanno dei processi civili, ma intanto la coperta - come detto - è corta.
Nessun miglioramento, invece, per la cancelleria delle esecuzioni civili che si trova a far fronte a un ulteriore carico di lavoro soprattutto per quanto riguarda le esecuzioni mobiliari ereditate da Morbegno.
La riorganizzazione del Tribunale non risparmia nemmeno i commessi, né l’unico autista assunto che oltre a lasciar libero il proprio ufficio dovrà dare una mano alla cancelleria Gip-Gup, piuttosto che al centralino (di cui peraltro già si occupa). Ora non resta che attendere le osservazioni dei sindacati. Dovranno pervenire entra il 27 ottobre.
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