Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 23 Settembre 2013
Trecento capi a Livigno
La regina è sempre la stessa
Per il quarto anno consecutivo Jackpot Blanca è stata premiata dai giudici - La manifestazione ieri senza i giudici dell’Associazione provinciale allevatori
Cambiano i giudici, questa volta c’era l’internazionale Angelo Pozzati al posto di quelli dell’Apa visto che l’Associazione provinciale allevatori aveva dato parere negativo alla manifestazione per i problemi sanitari verificatisi in Bassa Valle e legati alla tbc bovina, ma non cambia il responso della 46° mostra zootecnica bovina di Livigno dedicata alla razza bruna, svoltasi sabato.
Per il quarto anno consecutivo ha trionfato Jackpot Blanca, regina della mostra e miglior mammella ininterrottamente dal 2010. Ha sbaragliato la concorrenza di 304 capi in rappresentanza di 33 aziende. Livigno ha regalato una giornata da cartolina a questa edizione che si è svolta senza il contributo dell’Associazione provinciale allevatori, ma dal Piccolo Tibet lanciano segnali incoraggianti. «L’augurio per il prossimo anno è quello di avere nuovamente fra di noi gli esperti dell’Apa. Noi la manifestazione eravamo obbligati a farla anche perché era molto attesa e gli sponsor avevano già pagato i premi, la bronzina con collare decorato in pelle - afferma il vice presidente della Latteria di Livigno, Giovanni Battista Silvestri -. Il personale dell’Apa non è venuto, ma abbiamo potuto utilizzare i tabulati dell’Associazione. Per quanto riguarda il giudice, un internazionale come Pozzati, è venuto perché aveva già lavorato nell’Anarb (Associazione nazionale allevatori razza bruna) e conosceva Livigno».
Soddisfazione per l’esito della mostra anche da Francesco Silvestri, da dodici anni presidente della Latteria di Livigno: «Quando guardo l’allevamento mi vengono in mente i sacrifici di mia mamma Anna per tenere la stalla. L’allevamento è una risorsa importante di Livigno, contribuisce alla pulizia del territorio». Un occhio al passato ma anche uno al futuro: «L’85% della nostra produzione viene consumata a Livigno e noi siamo soddisfatti. Certo senza l’aiuto del Comune non potremo fare nulla». Ci sono tante storie di vita fra quelle degli allevatori presenti. Marco Silvestri, figlio d’arte dell’allevatore Giorgio, uno dei principali di Livigno: «La passione per l’allevamento giunge dai nonni. Nell’attività siamo impegnati tutti noi quatto figli. Carichiamo anche l’Alpe Vago e la Valle delle Mine in estate». n
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