Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 05 Gennaio 2015
Tre outlet temporanei,negozianti furiosi e il sindaco li sostiene
La scorsa estate, durante il periodo di Ferragosto, gli outlet che avevano inaspettatamente aperto i battenti ad Aprica erano due, ora durante le festività natalizie sono diventati tre i punti di vendita di abbigliamento e calzature
La questione, che era stata sollevata nei mesi scorsi da un gruppo di commercianti che hanno lamentato la concorrenza sleale creata da questi negozi provvisori, aperti soltanto durante il periodo clou delle presenze in paese, non ha avuto un seguito. Un faccia a faccia con il sindaco, Carla Cioccarelli, c’era stato, ma senza che si potesse prendere una decisione in merito e una limitazione di queste attività. «Insomma c’è poco da fare - afferma Danilo Muti, commerciante fra quelli che la scorsa estate si erano mossi per denunciare la situazione -. La legge ha liberalizzato l’apertura delle attività, per cui basta fare una domanda in Comune e poi si può aprire. Non si può superare una legge nazionale. Il fatto è che più che una concorrenza si crea un danno alle attività».Il sindaco dice di sostenere proprio la categoria che vive e lavora ad Aprica. «Sono io la prima a lamentarmi, ma ho le mani legate da un governo centrale che approva queste leggi non tenendo conto delle piccole realtà - commenta Cioccarelli -. Se nelle grandi città la concorrenza è costituita dalla grande distribuzione, qui invece è provocata dagli outlet. In realtà dividere quel poco che c’è a livello di spesa significa creare un potenziale rischio di chiusura di chi fa più fatica. Sto dalla parte dei commercianti indubbiamente, contro questa norma. Mi è stato detto che in provincia ogni giorno chiudono 17 imprese di ogni tipo, è un dato allarmante. Occorre fare qualcosa partendo anche da questi problemi. A furia di lamentarci, magari riusciremo ad ottenere qualcosa. Invito anche i sindacati di categoria e l’Unione commercio a intervenire sulla questione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA