Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 13 Settembre 2013
Traona progetta
un centro per gli anziani
Il Comune accoglie le richieste emerse da un sondaggio promosso tra i cittadini
La sede sarà il polifunzionale ormai vuoti dal trasferimernto della cooperativa Il Tralcio
Vecchietti arzilli a Traona, dove l’età media negli ultimi anni si è alzata notevolmente, tanto che per quella fetta di ultrasessantenni, magari rimasti soli, senza coniuge o con i figli lontani, affrontare la quotidianità non è sempre facile. I bisogni legati alla fascia più in là con l’età della popolazione impongono attenzioni specifiche, da calibrare sullo stato di salute, il grado di autonomia, il sostegno nel corso della giornata della rete famigliare.
Il questionario consegnato all’inizio dell’estate alle famiglie traonesi per trovare una nuova destinazione al centro polifunzionale della Valletta, rimasto vuoto dopo il trasloco del Tralcio, ha espresso un’indicazione chiara, che va verso due direzioni, diverse, ma non incompatibili. «La maggioranza delle famiglie che ha accettato di rispondere al nostro sondaggio si è espressa a favore del centro diurno per anziani - riferisce il sindaco Marco Belli - mentre un altro bisogno richiesto con altrettanto peso è un servizio estivo per i bambini e i ragazzi».
La fotografia della situazione traonese indica un numero abbastanza significativo di anziani ancora autosufficienti: «che però pranzano soli e preferirebbero farlo in compagnia - spiega ancora il primo cittadino - o magari trascorrono la maggior parte della giornata senza i parenti che sono impegnati al lavoro».
Da qui l’idea del centro diurno, che sarà co-progettato con una cooperativa sociale che il Comune selezionerà. «In questa fase stiamo verificando tutti i requisiti di legge necessari con l’Asl e i servizi sociali. La sala da pranzo che potrebbe contenere ottanta persone è stata ridotta di dimensione e, secondo le nostre stime potremmo riuscire ad accogliere fino a una trentina di utenti, privilegiando i traonesi e gli anziani e in subordine anche i divorziati o i separati, soprattutto gli uomini, che sappiamo avere più difficoltà rispetto alle donne».
Il servizio diurno sarebbe aperto dal lunedì al venerdì con un orario che presumibilmente potrebbe andare dalle 11 alle 17 del pomeriggio. «Il progetto, ma sono idee che potremmo approfondire meglio in seguito, potrebbe prevedere anche il trasporto con il bus navetta dalla residenza degli anziani verso il polifunzionale e, se riuscissimo a reclutare volontari o personale a costi sostenibili, potremmo anche pensare alla consegna a domicilio del pranzo». Nel pomeriggio gli operatori proporranno attività di svago e di intrattenimento adatte agli anziani come la tombola, i tornei di carte, le bocce o il ballo. La finalità è di creare un punto d’incontro per evitare situazioni di marginalizzazione che possano sfociare anche in drammi. D’estate le attività del centro verrebbero sospese per lasciare spazio ai bambini.
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