Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 08 Gennaio 2014
Traona dice «Basta furti»
Il sindaco scrive al prefetto
Il sindaco Belli chiede quali soluzioni siano da adottare per tamponare l’emergenza
Il paese che si è dotato di un sistema di videosorveglianza, ora si rivolge anche ai carabinieri
Basta ai furti nelle case. Traona è stanca, vuole vederci chiaro e cercare una soluzione per bloccare un fenomeno che preoccupa. Per questo motivo il sindaco Marco Belli invia una lettera al prefetto di Sondrio e al comando dei carabinieri di Chiavenna, rivolgendo loro domande precise con l’obiettivo di «trovare insieme una soluzione efficace per sconfiggere il fenomeno dei furti - spiega Belli -. Se il problema è quello della mancanza di risorse, uomini e mezzi per aumentare i presidi sul territorio, Traona, ma credo anche molti altre realtà valtellinesi, si mette a disposizione per denunciare la situazione, per creare magari un documento comune fra forze dell’ordine, prefettura e Comuni in modo da denunciare difficoltà gestionali e di mancanze di risorse».
Nelle ultime settimane di dicembre a Traona si era assistito a una vera e propria raffica di furti che hanno preso di mira alcune villette nella parte alta dell’abitato, nonostante la presenza di sistemi d’allarme e telecamere. Il sindaco Belli già allora aveva alzato la voce: «La gente adesso è stanca - aveva rimarcato - di sentirsi insicura in casa propria. Chiederò un incontro con i carabinieri della caserma locale, per capire nel dettaglio quanto è accaduto in questi giorni nelle case dei miei cittadini e per capire anche se sia possibile fare qualcosa insieme».
Così il primo cittadino alla Vigilia di Natale ha cominciato a confrontarsi con i carabinieri di Traona e Chiavenna, poi, insieme alla sua amministrazione, ha deciso di rivolgersi in modo formale alle forze dell’ordine e al prefetto. Sintetizzando, il Comune chiede ai destinatari della missiva ,« quali misure si devono e dobbiamo mettere in atto per sconfiggere il problema - spiega Belli - noi Comuni dobbiamo implementare la videosorveglianza? Mettere in campo determinati strumenti di controllo, continuando a investire come già abbiamo fatto in passato? Organizzare assemblee pubbliche per invitare la gente a eliminare vecchie abitudini, come lasciare garage o parte di casa aperti?». Belli poi nella lettera mette in evidenza anche la nuova viabilità provinciale, che a suo giudizio sta dando una mano al diffondersi della microcrimilità. «Si è deciso di strozzare la nuova Statale a Cosio Valtellino - afferma -. Così per cinque anni dovremo fare i conti con una situazione viabilistica che facilita l’accesso e la fuga dalle località della Bassa valle anche dei malviventi. Un fatto nuovo che non fa che aggravare la problematica dei furti: servono allora maggiori presidi sul nostro territorio come abbiamo notato all’indomani delle razzie di dicembre?». E sottolinea: «Ho chiesto nella lettera dettagli sulla situazione economica e sulle problematiche di risorse per garantire questi presidi. Ora attendo una risposta ufficiale e spero risolutiva».
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