Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 30 Maggio 2015
Traforo Stelvio, ecco il disegno di legge: «Lo presenterà il Trentino»
L’iniziativa L’ex presidente della provincia autonoma illustrerà il progetto a Roma. Paolo Pedrana: «Il sogno di mio padre proietterà questa Valle nel cuore dell’Europa».
Un disegno di legge per il progetto sul traforo dello Stelvio, intervento ritenuto fondamentale per l’economia non solo valtellinese ma dell’intera regione. Paolo Pedrana, figlio dell’ex sindaco di Bormio Cardelio Pedrana – che del traforo dello Stelvio aveva fatto un suo cavallo di battaglia – è il promotore di un’iniziativa politica di grande respiro che sarà presentata in Parlamento da Lorenzo Dellai, già presidente della provincia autonoma di Trento.
«Dopo anni di tira e molla ora – ha commentato Pedrana – stiamo per proporre un’iniziativa che auspichiamo porti presto a risultati concreti. Il dibattito che è in atto attualmente sul traforo dello Stelvio, personalmente lo giudico un po’ tardivo ed un po’ confuso. Bisogna fare un salto all’indietro di cinquant’anni per capire la genesi del progetto».
Correva infatti l’anno 1965 quando, ai Bagni di Bormio, si tenne una conferenza con Athos Valsecchi (successivamente per più volte ministro) , Renzo Pelosi di Bormio e Cardelio Pedrana. Tema di discussione trovare uno sbocco europeo, già allora fondamentale per lo sviluppo della valle. «Questo argomento – ha ricordato Pedrana – fu poi ripreso con forza da mio papà quando fu sindaco di Bormio, un progetto che era stato avallato anche dall’allora governatore Roberto Formigoni».
Ora tutti parlano di traforo dello Stelvio assumendosi paternità di iniziative partite da lontano, a detta di Pedrana, e che ora devono trovare una forte condivisione ed unità d’intenti per decollare. «Nella nostra proposta parlamentare - ha spiegato – sono le province ad avere un ruolo fondamentale e per l’esattezza sei: Sondrio, Bolzano, Como, Lecco, Monza Brianza e Milano. Saranno loro le attrici primarie unitamente ai comuni; dovranno svolgere un’attività fondamentale dal punto di vista istituzionale. La Regione rappresenta la clonazione dello Stato nello Stato: bisogna pensare ad un suo depotenziamento lasciandole solo un ruolo burocratico, com’era negli anni Settanta. Per decollare il progetto del traforo dello Stelvio necessita di un ruolo rivalutato e rigenerato delle province».
Per Pedrana il traforo dovrà obbligatoriamente arrivare in Germania, a Monaco di Baviera, punto focale dello sviluppo turistico ed economico. «Ben vengano interventi come quelli sul Mortirolo od il traforo della Mesolcina ma qui siamo su di un altro livello; la portata dell’iniziativa è molto più alta».
In progetto la riqualificazione di alcuni tratti di ferrovia sul lago e la realizzazione di uno snodo importante in quel di Sondalo «dove l’ospedale Morelli – ha commentato – dovrà aumentare di livello, divenire una struttura europea. Credo che in quest’iniziativa del traforo dello Stelvio anche le banche locali dovranno divenire forti elementi di aggregazione dal momento che lo sviluppo della Valtellina passa obbligatoriamente dallo Stelvio».
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