Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 01 Settembre 2013
«Tettoia di piazza Cavour,
ci vediamo mercoledì»
Accese polemiche su piazza Cavour, il sindaco Molteni rinvia alla commissione Territorio
Dopo la diffida dei commercianti all’Ufficio tecnico la questione si fa sempre più spinosa
Su piazza Cavour restano valide le riflessioni espresse nelle scorse settimane, poi mercoledì durante la seduta della commissione Territorio «tutti sapranno seguire la vicenda». Si limita a poche parole, il sindaco Alcide Molteni, per commentare il nuovo “capitolo” della polemica sull’ex tettoia di piazza Cavour, cioè la diffida depositata all’Ufficio tecnico comunale dal “Comitato degli esercenti attività commerciali del Centro Storico”.
Il documento presentato dai commercianti, come annunciato giovedì pomeriggio dallo stesso Comitato, chiede a palazzo Pretorio di «impedire l’utilizzo in senso terziario-direzionale degli spazi sottostanti la ex tettoia di piazza Cavour, in quanto in contrasto con la convenzione attuativa del Piano integrato di intervento delle piazze». Un’iniziativa che si affianca alla raccolta firme lanciata nei negozi di via Dante e via Beccaria, e che potrebbe essere poi seguita anche da altre azioni: in base alla risposta del Comune, infatti, i commercianti del Comitato decideranno se intraprendere altre strade, comprese le vie giudiziarie, per far sì che l’ex tettoia – in predicato di diventare la nuova sede di Confindustria Sondrio – sia ad uso commerciale. Dal canto suo il sindaco prende atto, se vogliamo dir così, e rimanda ad un appuntamento a palazzo Pretorio fissato per la prossima settimana: «Quel che dovevo dire sull’ex tettoia l’ho già detto nelle scorse settimane – ha commentato ieri Molteni -, i miei pensieri sono quelli. Mercoledì poi si terrà la commissione Territorio su piazza Cavour, in quella sede ci saranno le varie spiegazioni e tutti sapranno seguire i passaggi della vicenda».
Per il primo cittadino, insomma, restano come punto fermo le riflessioni già riassunte nelle dichiarazioni delle scorse settimane. Ai primi di agosto Molteni aveva rimarcato che «qui non si tratta di interpretazione della politica, della volontà di favorire questo o quest’altro, si tratta di seguire le regole», cioè le norme attuative del Piano integrato di intervento, ma pure «la norma regionale che dà la possibilità di cambiare la destinazione da commerciale a terziario con una semplice comunicazione». Dopo la richiesta di una commissione d’indagine ad hoc avanzata dalla Lega, poi, il primo cittadino era tornato sulla vicenda, mettendo sul tavolo diversi punti: dall’origine della questione, «partita per una disputa interna a Confindustria», aveva affermato, con il Comune che «non è entrato, non entra e non vuole entrare nelle dinamiche dell’associazione di categoria», al tema delle ipotesi per l’utilizzo degli spazi dell’ex tettoia. «Nel liberismo – aveva dichiarato - è auspicabile che l’imprenditoria scelga di attivarsi sulle offerte che ritiene interessanti. Se non è successo per la tettoia, evidentemente il mondo del commercio non ritiene di fare un insediamento lì, e l’amministrazione non può imporre a nessuno di trasferirsi».
Ciascuno resta sulle sue posizioni, insomma. E mercoledì prenderanno la parola anche i tecnici del Comune, che parteciperanno alla commissione per illustrare passo passo la vicenda.n
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