Tettoia Cavour, non c’è politica

«Rispettiamo le normative»

Il sindaco di Sondrio chiarisce l’iter sull’utilizzo della struttura: «Le regole parlano chiaro»

E ammettendo che avrebbe preferito una destinazione commerciale dice: «Meglio che chiusa»

Sondrio

«Nessuna interpretazione politica, quanto piuttosto applicazione delle norme vigenti». A parlare della destinazione d’uso della tettoia di piazza Cavour è il sindaco di Sondrio Alcide Molteni.

Lui, accusato di avere cambiato idea in due mesi -dall’approvazione cioè dell’ordine del giorno dell’ex consigliere di minoranza Sava, al via libero degli uffici alla realizzazione della sede di Confindustria -, spiega che no, non è impazzito, che avrebbe certamente preferito l’interesse del mondo del commercio per quel luogo, ma che la prospettiva di vedere riaperta la struttura, seppure per il terziario, non gli dispiace affatto.

«L’ordine del giorno impegnava il sindaco a farsi parte attiva verso gli operatori per la destinazione commerciale - spiega Molteni - e così ho fatto.Il problema è che non c’è alcun interesse in questo momento da parte di quel mondo. D’altro canto con migliaia di metri quadrati di negozi chiusi è difficile pensare il contrario».

Al di là delle considerazioni più o meno personali , il primo cittadino vuole rimarcare l’aspetto più importante e cioè quello legislativo, «perché - insiste - qui non si tratta di interpretazione della politica, della volontà di favorire questo o quest’altro, si tratta di seguire le regole».

E le regole, secondo palazzo Pretorio, sono chiare: le norme attuative del Piano integrato d’intervento contemplano non soltanto la destinazione commerciale, ma anche quella terziaria, fattispecie rafforzata, tra l’altro, dal Pgt. «E se non bastasse - sottolinea Molteni - c’è anche una nuova norma regionale (la legge 12) che dà la possibilità di cambiare la destinazione da commerciale a terziario con una semplice comunicazione».

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