Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 12 Maggio 2015
Tensioni con la Pro loco a Tirano: «Legittimo chiedere alcuni chiarimenti»
L’assessore al Turismo Bombardieri interviene dopo le dimissioni polemiche di Italo Capelli. «Dubbi sulla gestione, è giusto che si faccia luce».
«Il Comune di Tirano ha dato 15mila euro all’anno alla Pro loco. Se ci arrivano richieste di chiarimento su come vengono gestiti i fondi dall’associazione, mi pare legittimo che l’amministrazione comunale chieda delucidazioni».
Parla l’assessore al Turismo, Sonia Bombardieri, che, pur dichiarando di voler proseguire la collaborazione con la Pro loco, si dice dispiaciuta che il sodalizio abbia disertato l’incontro richiesto dal Comune per parlare non solo delle modalità di nomina del consiglio della Pro loco ma anche della gestione delle manifestazioni e delle intenzioni per la programmazione estiva.
Con le ultimi dimissioni del consigliere della Pro loco, Italo Capelli, seguite a quelle di Anna Radaelli, è scoppiata la polemica sui rapporti fra Pro loco e Comune. Che paiono sempre più incancreniti.
«Il Comune ha ricevuto in questi ultimi tempi alcune lettere in cui sono stati avanzati dubbi sulla gestione finanziaria dell’associazione, per questo volevamo chiedere lumi - dice Bombardieri -. Credo che la Pro loco debba essere un’associazione che lavora in sintonia con l’amministrazione comunale a prescindere dalle colorazioni politiche. Abbiamo domandato un atto di trasparenza, a fronte di istanze venute da consiglieri che si sono dimessi piuttosto che, nel caso del Cuore di Tirano, da associazioni che hanno chiesto di conoscere il resoconto della raccolta fondi derivante dalle manifestazioni natalizie cui tutti i sodalizi di Tirano hanno partecipato».
Non solo. Bombardieri tira in ballo anche la Sagra dei chiscioi che, stando a quanto è stato comunicato in Comune, chiude in rosso ormai da quattro anni. «La Sagra dei chisciöi rappresenta un evento clou dell’estate e dovrebbe essere fonte di autofinanziamento per un’associazione - prosegue l’assessore -. Vorremmo capire cosa stia succedendo e quale sia il futuro della manifestazione. La sensazione che ho percepito in questi mesi è che si voglia politicizzare un rapporto che, in realtà, dovrebbe essere libero da schemi. A questo punto chiedo alla Pro loco quale percorso si voglia fare insieme per i prossimi quattro anni, l’auspicio è che ci siano un dialogo più aperto e disponibilità».
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