Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 15 Agosto 2013
Teleriscaldamento a Talamona
In autunno servirà gli edifici pubblici
Sono già in corso i lavori per portare le tubature gestite dalla Sem verso le utenze
Il Comune prevede un risparmio dal 10 al 40% in costi energetici e manutenzione
Talamona investe sul teleriscaldamento: dal prossimo autunno parte l’attivazione del sistema energetico sugli edifici pubblici e, in prospettiva, c’è in previsione l’allacciamento delle abitazioni private. I lavori in corso in questi giorni sulle strade del paese danno la misura dell’intervento che nel giro di pochi mesi cambierà il sistema di distribuzione dell’energia nell’abitato della Bassa Valle.
Dopo Morbegno anche Talamona si affida al teleriscaldamento gestito dalla Sem (Società elettrica morbegnese). Si è partiti con le opere nella zona del campo sportivo per la realizzazione della centralina di pompaggio che poi servirà innanzitutto gli edifici pubblici del paese, dalle scuole alla palestra, sino al centro sanitario di Talamona. Contemporaneamente all’intervento portato avanti da Sem, il Comune si è impegnato a realizzare il sistema di separazione delle acque bianche da quelle nere della fognatura . «L’obiettivo del progetto di teleriscaldamento - precisa il sindaco di Talamona, Italo Riva - è puntare su un sistema moderno di produzione energetica che ci permette di avere risparmi su costi energetici e di manutenzione, che si aggirano attorno al 10% in meno, laddove si interviene su impianti più nuovi e attorno al 30, 40% in meno quando si opera su impianti più vetusti come ad esempio nell’edificio che ospita la nostra palestra. Sia l’intervento del teleriscaldamento che quello sulle acque bianche - aggiunge Riva - sono stati previsti dal nostro Pgt (Piano di governo del territorio) che in questo periodo ha fatto passi avanti nell’iter di approvazione». È recente, infatti, il via libera nelle seconda conferenza di servizi di Vasp (Valutazione ambientale strategica) dove sono state recepite le osservazioni ambientali degli organi competenti.
Ora tocca alle pubblicazioni e conseguenti passaggi burocratici, quindi ai passaggi in amministrazione comunale che porteranno all’adozione finale verso il mese di ottobre.
Non prima della convocazione di un’apposita assemblea pubblica nella quale saranno illustrati alla cittadinanza i punti cardine del nuovo strumento urbanistico, che tanto aveva fatto discutere in Comune per via dei ritardi nell’iter di approvazione. «Un ritardo che c’è stato, questo è innegabile, sebbene il problema non abbia riguardato solamente Talamona, ma anche molte altre città lombarde - conclude Riva - ora però si sta procedendo per l’adozione finale di questo autunno».
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