Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 29 Agosto 2013
Teglio, il futuro di palazzo Besta
«Prima sostituiamo il custode»
Andrà in pensione e si deve trovare il rimpiazzo, ma intanto ne resta soltanto uno
La Soprintendenza: «Poter ampliare gli orari? Questione più complessa di quanto sembra»
Il primo problema da risolvere è quello del pensionamento a breve di uno dei due custodi di palazzo Besta.
Poi sarà affrontato anche il nodo degli orari di apertura del palazzo, compatibilmente con risorse e disponibilità di personale.
É, in estrema sintesi, questa la risposta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano alla questione della limitata apertura di palazzo Besta alla domenica (due domeniche al mese e solo alla mattina) che ha acceso il dibattito negli ultimi giorni a Teglio. Alla proposta, formulata dall’operatrice turistica Laura Valli, di far pagare un biglietto più alto (ora costa due euro), la responsabile per la provincia di Sondrio della Soprintendenza, Silvia Zanzani, replica: «La questione è più complessa di quanto il Comune e le guide turistiche immaginino - afferma -. Innanzitutto va chiarito che i soldi dei biglietti di palazzo Besta non vengono lasciati ai musei ma ridistribuiti a livello nazionale. In ogni caso a Teglio i visitatori sono per lo più ultrasessantacinquenni o minorenni che entrano gratuitamente.
L’esempio di palazzo Vertemate Fanchi non regge, perché quello è di proprietà del Comune. Possiamo anche decidere di aumentare il costo del biglietto, indipendentemente dalle aperture, ma alla luce dei servizi offerti. E i numerosi interventi fatti di recente lo dimostrano».
Detto questo Zanzani fa presente, però, lo scenario con cui il museo statale tellino dovrà confrontarsi: il custode e portiere (in pratica vive a palazzo), Franco Rossetti, andrà in pensione e toccherà sostituirlo.
Dunque la situazione potrebbe addirittura peggiorare rispetto ad ora, visto che i due custodi - che devono essere presenti entrambi durante le aperture - lavorano, in base ai contratti nazionali, due domeniche al mese con un giorno di riposo festivo ogni 15 giorni.
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