Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 01 Luglio 2013
Tariffe teleriscaldamento
Gruppo di lavoro a Tirano
Cercherà di interpretare la sentenza del Consiglio di Stato
Il consigliere Tomasi critico: «Gli aumenti colpa del Comune»
L’ingresso in consiglio comunale, nelle fila del gruppo misto, dell’avvocato Marco Tomasi - in sostituzione del consigliere di minoranza, Domenico Barbalace -, è stato salutato all’inizio del consiglio comunale dal sindaco come «occasione di dibattito, vista anche la professione di Tomasi». Non c’è stato neppure il tempo di dirlo che il dibattito davvero si è acceso in merito al teleriscaldamento e alla formazione del gruppo di lavoro, iniziativa bocciata da Tomasi «contrario di principio ai tavoli tecnici».
Tomasi ha innanzitutto annunciato di essere confluito nel gruppo misto, perché già nel 2011 si era dissociato dalla minoranza di Garbellini non condividendone degli aspetti. La richiesta della minoranza di formare un gruppo di lavoro è stata ribattezzata dal neo consigliere «oltremodo generosa», visto che le «responsabilità della situazione attuale sono non della minoranza ma di chi ha gestito negli ultimi 10 anni la questione - ha detto Tomasi -. La sentenza fa riferimento alla documentazione risalente al 2011 o alla delibera dell’Autorità di vigilanza che pochi dubbi aveva sulla natura pubblica del servizio. Penso che se di gruppo di lavoro bisogna trattare, non si conoscono la valenza dei pareri del gruppo, quali siano gli esperti e il loro costo. I problemi che il Comune ha nei confronti del teleriscaldamento sono come consumatore, socio e come ente che ha affidato all’epoca il servizio alla Tcvvv».
E, con un colpo di scena, Tomasi ha rivelato che il Comune di Tirano ha già richiesto alla società la restituzione della differenza tariffaria pagata in più, ma «la Tcvvv si è detta sorpresa della richiesta visto che è il Comune ad aver autorizzato l’aumento delle tariffe. Altro problema è la richiesta della Corte dei conti per valutare il danno erariale». Secca la replica del consigliere Guido Della Frattina (anch’egli avvocato): «La natura del servizio non si può far scendere dall’oculata o cattiva amministrazione e neppure dal rapporto con la società. Per questo ci si affida all’umore di un collegio di giudici. Non accetto l’accusa che il problema discenda da una cattiva amministrazione».
Nel frattempo il gruppo di lavoro si occuperà di studiare le problematiche connesse al teleriscaldamento in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha definito la natura pubblica del servizio. «Questa parte della sentenza apre scenari che richiedono il lavoro di gruppo e collegiale per capire come, in che termini e con quali tempi dare seguito a questa decisione», ha detto Della Frattina che ha spiegato che la delibera nasce dall’iniziativa da minoranza, condivisa dalla maggioranza, di istituire un gruppo di lavoro «che si assimili nel lavoro a quello di una commissione consiliare speciale, ma si sganci anche da essa perché consente la presenza del sindaco che è fondamentale e per il fatto che il gruppo di lavoro è organo più snello ed elastico».
Del gruppo faranno, dunque, parte il sindaco Pietro Del Simone, i capigruppo consigliari Gianluigi Garbellini e Giovanni Marchesi, oltre a figure tecniche (legali, segretario, revisore dei conti tecnici). La funzione «è di affrontare il tema del teleriscaldamento che non riguarda solo Tirano ma anche Sondalo e Santa Caterina, che del servizio fruiscono - ha precisato ancora Della Frattina -. Il gruppo di lavoro dovrà interagire con gli altri due Comuni, la Provincia, la Regione, il comitato utenti, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e l’Autorità per l’energia e il gas sempre che ne abbia competenza, visto che fra i vari scenari sarà un problema individuare quale sia l’autorità garante competente».
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