Svincolo chiuso, è bufera
«Ci rivolgiamo al prefetto»
I comuni della Valvarrone sbottano contro la decisione dell’Anas che da lunedì 26 agosto ha deciso di chiudere lo svincolo. Buzzella: «Comportamento scorretto, appoggeremo la protesta»
C’è amarezza in Valvarrone dopo che Anas ha ignorato la richiesta di non chiudere l’uscita di Dervio della Ss 36, anticipando anzi al 26 agosto la data, contro l’invito a non farlo prima del 2 settembre.
Non c’è stata nemmeno la prova con un autoarticolato che avrebbe dovuto giustificare la possibilità o meno di tenere aperto lo svincolo.
È prevedibile quindi un’ondata di protesta da parte dei cittadini interessati.
«La prova non si fa e loro, che sono i gestori della strada, possono fare quello che vogliono. Prima ci convocano – afferma Luca Buzzella, presidente dell’Unione dei comuni della Valvarrone – per sentire il territorio e se ci sono soluzioni e proposte, poi le ignorano. Chiedevamo una prova, perché siamo sicuri che i camion riescono a fare tutte le manovre sia in entrata che in uscita. Della chiusura fissata non abbiamo avuto notizia diretta, è stato letto sui tabelloni a messaggio variabile. Riteniamo che Anas abbia tenuto un comportamento altamente scorretto».
È pur vero che l’ente gestisce un’infrastruttura pubblica, ma è stata costruita anche con fondi locali.
«Ci hanno messo soldi anche la Provincia e la Comunità montana – conferma Buzzella –, quindi Anas dovrebbe portare un po’ più di rispetto. Chiederemo un incontro al prefetto. Credo, da ciò che già si sente, che le proteste siano inevitabili e se saranno civili, le appoggeremo».
A settembre parte la rassegna “Sapori d’autunno” e subito gli operatori economici saranno penalizzati dalla chiusura dello svincolo.
Altri particolari e commenti sull’edizione in edicola il 21 agosto de La Provincia di Lecco
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